Il torrente Bagnolo è esondato nella periferia ovest di Prato, precisamente nella zona di Sant’Ippolito. La rottura dell’argine ha provocato l’allagamento della zona circostante, costringendo le autorità a evacuare gli abitanti, con particolare attenzione per coloro che vivono ai piani bassi delle abitazioni.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha raccomandato di evitare gli spostamenti in auto e a piedi, per garantire la sicurezza dei cittadini. Nonostante l’argine fosse stato appena rifatto, non era ancora sufficientemente solido e non ha resistito all’intensa piena del torrente.
Il Comune di Prato ha preso contatto con 162 residenti della zona a rischio, vicini all’area dell’esondazione del Bagnolo, affinché lascino i piani terra delle abitazioni e si mettano al sicuro. Coloro che non dispongono di un posto al piano superiore devono abbandonare l’area, e verranno ospitati nella palestra Datini di Prato, predisposta come punto di accoglienza.
Allo stesso tempo, il torrente Bardena, situato a 5 km dal Bagnolo sul versante nord della città, ha superato le sponde a Figline di Prato, fuoriuscendo dal proprio alveo. Il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, ha invitato i cittadini della zona interessata a salire ai piani alti delle abitazioni e ha assicurato che la Protezione Civile sta fornendo assistenza alla popolazione in difficoltà.
Fortunatamente, non si prevedono ulteriori problemi nelle altre parti della Toscana, poiché l’intensità delle piogge ha già diminuito. Va sottolineato che una settimana fa, il torrente Bagnolo aveva già messo in difficoltà la città di Prato, e gli argini erano stati ricostruiti in modo provvisorio.
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