Gip Latina: Arresti domiciliari per moglie di parlamentare e suocera per gestione illegale di cooperative di accoglienza per migranti e minori non accompagnati
La Procura di Latina ha ordinato gli arresti domiciliari per Liliane Murekatete, moglie del parlamentare Aboubakar Soumahoro, e per la suocera Marie Therede Mukamatsindo, nell’ambito di un’indagine sulla gestione di cooperative che si occupavano di migranti e minorenni non accompagnati nella provincia di Latina.
Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di 2 milioni di euro, che corrisponde alla somma di denaro pubblico che è stata utilizzata per scopi diversi dalla gestione dei centri di accoglienza della cooperativa Karibù.
La Procura ha accusato Liliane Murekatete e Marie Therede Mukamatsindo dei reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e autoriciclaggio. Secondo l’accusa, le somme di denaro sono state trasferite all’estero, in particolare in Ruanda, Belgio e Portogallo, e reinvestite in attività imprenditoriali non connesse all’assistenza e alla gestione dei migranti e dei richiedenti asilo in Italia. Inoltre, sono emersi numerosi casi di sperpero di denaro pubblico, come l’investimento di Liliane Murekatete in un resort in Ruanda.
L’inchiesta ha anche evidenziato un impatto negativo sull’occupazione, con ex dipendenti della cooperativa senza lavoro e stipendio da tre anni.
Aboubakar Soumahoro ha dichiarato di essere estraneo ai fatti e ha chiesto il rispetto della privacy del suo figlio.
La difesa di Liliane Murekatete contesta solo l’accusa di danno erariale da 13.368 euro e ha depositato una memoria difensiva di 11 pagine.
L’inchiesta ha rivelato un sistema fraudolento di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e altri costi falsi, utilizzati dalla cooperativa Karibu per giustificare finanziamenti pubblici non utilizzati per le finalità previste. La gestione inadeguata dei centri di accoglienza è stata documentata attraverso la carenza di servizi offerti.
La notizia degli arresti domiciliari di Liliane Murekatete e Marie Therede Mukamatsindo ha scosso la provincia di Latina, evidenziando una gestione illecita di cooperative che dovrebbero occuparsi dell’accoglienza dei migranti e dei minori non accompagnati. L’indagine ha portato alla luce una serie di reati finanziari, inclusi trasferimenti di denaro all’estero e investimenti in attività imprenditoriali non connesse all’assistenza ai migranti. La situazione ha avuto un impatto negativo anche sul fronte occupazionale, con ex dipendenti senza lavoro e stipendio da tre anni. Aboubakar Soumahoro si è dissociato dalle accuse, chiedendo rispetto per la privacy del suo figlio. La difesa di Liliane Murekatete ha contestato solo una piccola parte delle accuse e ha presentato una memoria difensiva dettagliata. L’inchiesta ha anche evidenziato un sistema fraudolento di emissione e utilizzo di fatture false per giustificare finanziamenti pubblici non utilizzati correttamente. La situazione di gestione inadeguata dei centri di accoglienza è stata ulteriormente sottolineata dalle carenze nei servizi forniti.
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