Circa 5.000 civili hanno abbandonato il quartiere Carrefour-Feuilles di Port-au-Prince in Haiti, dove si stanno combattendo attacchi da parte di bande criminali. Secondo l’Ong Rete nazionale per la difesa dei diritti umani (Rnddh), ci sono stati 30 morti, tra cui due agenti di polizia, 4 dispersi e più di una dozzina di feriti a causa di questi attacchi. Renel Destina, noto come Ti Lapli, uno dei capi delle organizzazioni mafiose che controllano gran parte di Haiti, ha guidato l’assalto al quartiere per ristabilire il controllo sui traffici illegali. I residenti hanno dovuto fuggire da Carrefour-Feuilles a piedi, su motociclette o stipati in auto, cercando di portare con sé i propri effetti personali. La banda di Ti Lapli ha saccheggiato e bruciato case e ucciso alcune persone con armi automatiche durante gli attacchi. L’assassinio del presidente Jovenel Moise nel 2021 ha aggravato la profonda crisi socioeconomica di Haiti e ha dato uno slancio alle bande armate, che ora controllano circa l’80% della capitale.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto agli Stati membri di dispiegare un contingente multinazionale di forze di polizia e militari per ripristinare l’ordine nell’isola, che non ha tenuto elezioni dal 2016. Fino ad ora, solo le Bahamas e la Giamaica si sono offerte di partecipare all’operazione, che potrebbe diventare un sanguinoso pantano. Una missione di pace delle Nazioni Unite aveva operato in Haiti dal 2004 al 2017, ma si era ritirata a seguito di un’epidemia di colera attribuita al personale delle Nazioni Unite.
Circa 5.000 civili hanno abbandonato il quartiere Carrefour-Feuilles di Port-au-Prince in Haiti a causa dei combattimenti tra bande criminali. Secondo l’Ong Rnddh, sono stati segnalati 30 morti e decine di feriti. Renel Destina, noto come Ti Lapli, uno dei leader delle organizzazioni mafiose del Paese, ha guidato gli attacchi per riprendere il controllo dei traffici illegali. Gli abitanti del quartiere sono stati costretti a fuggire, cercando di portare con sé i propri beni. Durante gli attacchi, la banda di Ti Lapli ha saccheggiato e bruciato case, sparando anche a diverse persone. La crisi socioeconomica in Haiti, accentuata dall’assassinio del presidente Jovenel Moise nel 2021, ha favorito l’ascesa delle bande armate, che ora controllano la maggior parte della capitale. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto agli Stati membri di inviare una forza di polizia multinazionale per ripristinare l’ordine nel Paese. Finora, solo le Bahamas e la Giamaica si sono proposte per partecipare, ma l’operazione potrebbe rivelarsi complessa e pericolosa. In passato, l’ONU aveva già inviato una missione di pace in Haiti, ma si era ritirata nel 2017 dopo l’epidemia di colera che coinvolse il personale delle Nazioni Unite.
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