Le agenzie di viaggio portano Ryanair in tribunale attraverso un’azione di concorrenza sleale. La vendita dei biglietti aerei da parte di Ryanair avviene solo sul proprio sito. Ryanair ostacola la procedura di check-in online per i viaggiatori che acquistano attraverso intermediari, richiedendo il riconoscimento facciale e firme per verificare l’autenticità. Fiavet chiede che il giudice riconosca il diritto delle agenzie di viaggio di vendere biglietti aerei senza discriminazioni. Le agenzie chiedono un risarcimento simbolico di 100 euro per agenzia. Le agenzie di viaggio hanno chiesto ad Adiconsum di aderire alla causa, poiché ritengono che il riconoscimento facciale sia discriminatorio nei confronti dei consumatori che utilizzano i servizi delle agenzie. Nel 2020, Ryanair aveva accusato le agenzie di trattenere i rimborsi Covid destinati ai viaggiatori. La battaglia tra Ryanair e le agenzie di viaggio è iniziata 16 anni fa, quando Ryanair ha impedito alle agenzie di viaggio online di vendere i suoi biglietti, ma diverse sentenze hanno stabilito il diritto delle agenzie di agire come intermediari per i biglietti Ryanair.
Le agenzie di viaggio italiane hanno deciso di portare Ryanair in tribunale attraverso un’azione legale per concorrenza sleale. La compagnia aerea irlandese, infatti, vende i suoi biglietti esclusivamente sul proprio sito, impedendo alle agenzie di viaggio di svolgere questa attività. Inoltre, Ryanair crea ostacoli alla procedura di check-in online per i viaggiatori che acquistano i biglietti tramite intermediari, richiedendo il riconoscimento facciale e la firma per verificare l’autenticità.
La FIAVET (Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo) chiede che il giudice riconosca il diritto delle agenzie di viaggio di vendere biglietti aerei senza discriminazioni. Le agenzie stanno chiedendo un risarcimento simbolico di 100 euro per agenzia, a causa delle limitazioni imposte da Ryanair. Inoltre, le agenzie hanno anche chiesto ad ADICONSUM (Associazione Difesa Consumatori e Ambiente) di unirsi alla causa, poiché ritengono che il riconoscimento facciale sia discriminatorio nei confronti dei consumatori che utilizzano i servizi delle agenzie.
Non è la prima volta che Ryanair si trova coinvolta in controversie legali con le agenzie di viaggio. Nel 2020, la compagnia aerea ha accusato le agenzie di viaggio di trattenere i rimborsi Covid destinati ai viaggiatori, scatenando un’altra battaglia legale.
La lotta tra Ryanair e le agenzie di viaggio è iniziata 16 anni fa, quando la compagnia aerea ha vietato alle agenzie di viaggio online di vendere i suoi biglietti. Tuttavia, nel corso degli anni, diverse sentenze hanno stabilito il diritto delle agenzie di agire come intermediari per i biglietti Ryanair.
L’esito di questa nuova azione legale potrebbe avere profonde conseguenze sul modo in cui le compagnie aeree vendono i loro biglietti e sul ruolo delle agenzie di viaggio nel settore del turismo. Le agenzie sperano che la giustizia riconosca il loro diritto di operare senza discriminazioni e che si ponga fine alle limitazioni imposte da Ryanair. Resta da vedere come si evolverà questa battaglia legale e quali saranno le conseguenze per il settore del turismo italiano.
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