Il governo italiano ha recentemente impedito l’acquisizione di Microtecnica da parte della compagnia francese Safran. L’esecutivo ha utilizzato il cosiddetto “golden power”, un meccanismo di difesa nazionale che consente al governo italiano di intervenire nelle acquisizioni di aziende strategiche.
La decisione è stata presa a causa di preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale e alla continuità nell’approvvigionamento di ricambi, in particolare per quanto riguarda i motori aerei. Safran aveva presentato una proposta di acquisto di 1,8 miliardi di dollari per Microtecnica, un’azienda italiana leader nella produzione di componenti per motori aeronautici.
Safran si è detta sorpresa dall’esercizio del “golden power”, ma ha confermato il suo impegno nella transazione. Safran è un’azienda europea con lo Stato francese come azionista di maggioranza. L’opposizione del governo italiano all’acquisizione è stata considerata un segnale negativo per la collaborazione europea nel settore della difesa.
Questa decisione potrebbe mettere in dubbio la possibilità di ulteriori collaborazioni tra le aziende europee nel settore della difesa, minando la fiducia nella cooperazione transfrontaliera. L’acquisizione di Microtecnica da parte di Safran avrebbe potuto portare a una maggiore integrazione delle due aziende europee nel settore della tecnologia aeronautica.
Tuttavia, il governo italiano ha deciso di proteggere i propri interessi nazionali, sottolineando l’importanza di mantenere un controllo sulla produzione e la manutenzione dei motori aereo, ritenendo che queste questioni debbano rimanere saldamente sotto il controllo italiano.
L’esercizio del “golden power” dimostra come gli interessi nazionali possano ancora prevalere nella cooperazione europea, soprattutto quando si tratta di settori strategici come la difesa. Questa decisione solleva interrogativi sul futuro della collaborazione tra le aziende europee e sulla capacità dell’Unione europea di agire come un’unica entità nel settore della difesa.