‘Il Tamarindo’ – almeno 12 milioni di italiani soffrono di disturbi del sonno secondo l’Associazione Italiana per la Medicina del Sonno (AIMS). Alcune persone cercano di recuperare il sonno perso durante il fine settimana. Tuttavia, uno studio dell’Università di Augusta in Georgia ha rivelato che cercare di recuperare il sonno perso potrebbe far invecchiare prematuramente. Questo studio ha coinvolto 6.052 adulti e ha valutato la durata, l’efficienza e l’irregolarità del sonno, oltre ai marcatori fisiologici dell’invecchiamento biologico.
Studi precedenti hanno anche associato il recupero del sonno e il disallineamento del ritmo circadiano a prestazioni cognitive ridotte, obesità, diabete, ipertensione e disturbi dell’umore. I fattori legati allo stile di vita moderno, come l’esposizione alla luce, le attività notturne e l’uso di dispositivi elettronici, sono i principali responsabili della deviazione del sonno.
La privazione cronica del sonno ha ripercussioni negative sul sistema cardiovascolare, la memoria, l’umore, il comportamento e aumenta il rischio di ideazione suicidaria. Pertanto, è importante cercare di dormire meglio durante la settimana seguendo alcune raccomandazioni. Si consiglia di allungare il tempo dedicato al sonno in modo regolare, creare un ambiente adatto al riposo, evitare l’assunzione di caffeina e alcolici, evitare pasti serali pesanti, limitare i sonnellini diurni e fare attività fisica di intensità moderata-alta nelle ore precedenti il sonno.
Inoltre, è importante cercare di mantenere un ritmo regolare di sonno, alzandosi e coricandosi sempre negli stessi orari e non prolungare eccessivamente il tempo trascorso a letto di notte.
Seguendo queste raccomandazioni, si potrebbe migliorare la qualità del sonno e ridurre i disturbi del sonno che affliggono così tanti italiani.
“Social media scholar. Reader. Zombieaholic. Hardcore music maven. Web fanatic. Coffee practitioner. Explorer.”