Io sono spaventato.
Sono spaventato per le manipolazioni di cui siamo consapevoli oggetti.
Sono spaventato al punto da comprare i giornali, al punto da interessarmi a cosa stia succedendo, a che cosa ci stia succedendo.
Sono spaventato non tanto per la mia privacy, ma per la società. Sono spaventato nel guardarmi attorno, sono spaventato perché quello che pensiamo noi non ha nessun legame reale a quello che pensa il mondo politico.
Sono spaventato perché non sento buona fede. Sono spaventato perché mi sento di vivere in un mondo di vizio e di sete che sta prendendo delle proporzioni preoccupanti.
Sono preoccupato e spaventato per il mio futuro, terrorizzato di trovarmi faccia a faccia con l’ipocrisia e l’immoralità. Sono preoccupato per la mia esistenza in quanto attore sociale.
Sono preoccupato e spaventato dall’impotenza a cui siamo, irrevocabilmente e inarretabilmente diretti.
Io sono spaventato.
Sono spaventato per le manipolazioni di cui siamo consapevoli oggetti.
Sono spaventato al punto da comprare i giornali, al punto da interessarmi a cosa stia succedendo, a che cosa ci stia succedendo.
Sono spaventato non tanto per la mia privacy, ma per la società. Sono spaventato nel guardarmi attorno, sono spaventato perché quello che pensiamo noi non ha nessun legame reale a quello che pensa il mondo politico.
Sono spaventato perché non sento buona fede. Sono spaventato perché mi sento di vivere in un mondo di vizio e di sete che sta prendendo delle proporzioni preoccupanti.
Sono preoccupato e spaventato per il mio futuro, terrorizzato di trovarmi faccia a faccia con l’ipocrisia e l’immoralità. Sono preoccupato per la mia esistenza in quanto attore sociale.
Sono preoccupato e spaventato dall’impotenza a cui siamo, irrevocabilmente e inarretabilmente diretti.
E sono spaventato e preoccupato dal mio lassismo.