I nostri lontani antenati rischiarono l’estinzione circa 900mila anni fa a causa dei cambiamenti climatici e ambientali, secondo uno studio condotto dall’Accademia Cinese delle Scienze, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma e l’Università di Firenze.
La ricerca ha rivelato che la popolazione degli antenati umani si ridusse drammaticamente del 98,7%, arrivando a contare solo 1.300 individui fertili. Questo dato è stato ottenuto analizzando il DNA di 3.154 individui attuali, appartenenti a 50 popolazioni umane diverse.
I ricercatori hanno combinato i dati dei fossili con i dati genetici per risalire ai periodi preistorici. I risultati mostrano che la popolazione degli antenati umani si ridusse in modo significativo tra 930 e 813mila anni fa, un fenomeno chiamato ‘collo di bottiglia’ genetico. Questo evento portò all’emergere di Homo heidelbergensis, l’antenato di Homo sapiens.
Lo studio offre importanti informazioni sulla storia evolutiva della nostra specie e sottolinea l’impatto dei cambiamenti climatici e ambientali sulla sopravvivenza umana nel corso dei millenni.
Gli scienziati sperano che questi risultati contribuiscano a una maggiore consapevolezza e comprensione dei nostri antenati e dell’importanza di preservare l’ambiente per garantire la sopravvivenza delle future generazioni. Il lavoro di ricerca è solo l’inizio di un percorso che promette ulteriori scoperte e nuove prospettive su chi siamo e da dove veniamo.
Fonti:
– Accademia Cinese delle Scienze
– Università Sapienza di Roma
– Università di Firenze
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