Il prezzo medio della benzina sulla rete autostradale in Italia ha raggiunto i 1,982 euro e per il gasolio i 1,847 euro. Ma non solo lungo le autostrade, anche al di fuori, i prezzi dei carburanti variano tra le diverse regioni, con registrazioni di aumenti significativi ovunque. Tuttavia, è soprattutto il periodo dell’estate a far sentire i rincari sulle spalle degli italiani che si apprestano a partire per le tanto attese vacanze estive.
Tradizionalmente, lungo la rete autostradale, i distributori hanno i prezzi più alti e, rispetto a due anni fa, si sono verificati incrementi superiori al 30%. In alcuni casi, il prezzo della benzina ha addirittura superato la soglia dei 2,5 euro al litro. Una situazione che sta mettendo a dura prova il budget delle famiglie italiane.
In un video, l’ex Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha rivelato che il precedente governo aveva tolto la riduzione delle accise che era stata introdotta per contrastare l’aumento dei prezzi dei carburanti. Tale decisione era stata presa per favorire il pagamento delle tasse non versate dalle società calcistiche.
Renzi ha criticato il silenzio del governo Meloni riguardo all’aumento delle accise e ha sottolineato che i populisti, una volta al governo, aumentano le accise nonostante le promesse fatte in campagna elettorale. Secondo l’ex premier, questa situazione mostra come i politici contino solo sulle promesse pre-elettorali per poi deludere i cittadini una volta giunti al potere.
L’aumento dei prezzi dei carburanti è stato causato proprio dalla rimozione delle accise che era stata decisa in precedenza. Un aumento che si ripercuote sull’economia delle famiglie italiane e che, secondo Renzi, non viene preso sufficientemente in considerazione dal governo attuale. La questione delle accise, infatti, rimane aperta e richiede una risposta chiara e concreta da parte delle istituzioni.
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