Cresce il numero di casi di Dengue in Italia, con attualmente 81 persone colpite dalla malattia. Tra questi, 13 casi sono stati registrati nel Lazio.
Tuttavia, secondo il direttore dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, Angelo Aliquò, non sono stati riscontrati altri casi autoctoni di Dengue nella regione del Lazio.
Aliquò ritiene che la sorveglianza sia funzionante e che gli sforzi compiuti fino ad ora stiano dando i loro frutti. L’Istituto si sta impegnando attivamente nella lotta contro le arbovirosi, in particolare lavorando a stretto contatto con le Aziende Sanitarie Locali, gli Istituti zooprofilattici e altri enti di ricerca, così come con i Comuni per le operazioni di bonifica.
Ad agosto, due pazienti sono stati ricoverati allo Spallanzani a causa del Dengue, ma fortunatamente non hanno mai presentato condizioni gravi. L’Istituto ha fornito loro cure adeguate e seguimento medico, dimostrando la propria efficacia nella gestione di questa malattia.
L’apparizione di nuovi casi di Dengue in Italia è preoccupante, ma l’Inmi Spallanzani e le autorità competenti stanno lavorando duramente per monitorare la situazione e adottare tutte le misure necessarie per contenere e combattere la diffusione della malattia. La collaborazione tra diverse istituzioni e il coinvolgimento attivo dei cittadini sono fondamentali per affrontare questa emergenza sanitaria.
La popolazione è altresì invitata ad adottare misure preventive, come l’uso di repellenti per insetti e il controllo delle zanzare all’interno e intorno alle proprie abitazioni, al fine di evitare ulteriori casi di Dengue e proteggere la propria salute e quella degli altri.
In conclusione, il numero di casi di Dengue in Italia sta aumentando, ma grazie alla sorveglianza attiva e agli sforzi congiunti delle autorità sanitarie, l’epidemia è stata finora controllata. È fondamentale mantenere alta l’attenzione su questa questione e assicurare un’efficace gestione della situazione per preservare la salute pubblica.
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