I brutti segnali dal settore dei servizi delle principali economie europee, in particolare dalla Germania, stanno mettendo in allarme gli esperti. Secondo quanto riportato dall’indice PMI tedesco dei servizi, pubblicato ad agosto, si registra un valore di appena 47,3 punti, ben al di sotto delle previsioni che indicavano un dato del 51,5.
Cyrus de la Rubia, capo economista di Hcob, ha dichiarato che il settore dei servizi in Germania sta per congiungersi alla recessione della manifattura, portando ulteriori problemi all’economia del paese.
Anche il settore dei servizi in Francia ha dato segnali preoccupanti, con un indice PMI che si attesta ad agosto a quota 46,7 punti, al di sotto delle stime che indicavano un valore di 47,5.
I dati complessivi della zona euro seguono quelli di Germania e Francia, con un indice PMI composito dei servizi che arriva a 47 punti. Sebbene gli indicatori relativi alla manifattura sembrino migliorare leggermente, rimangono comunque su valori molto bassi. L’indice PMI manifatturiero tedesco è salito a 39,1 punti, mentre quello francese a 46,4 punti.
È importante sottolineare che il PMI è un indicatore che si basa su sondaggi presso i responsabili degli acquisti e tende ad anticipare l’andamento di parametri come la produzione industriale e il PIL. Pertanto, questi dati preoccupanti potrebbero rappresentare un segnale di una possibile recessione imminente.
Non solo Germania e Francia, anche il Regno Unito è stato colpito negativamente, con un indice PMI sceso a 42,5 punti ad agosto.
Paradossalmente, questi dati hanno spinto le Borse europee nell’ottica che la Banca centrale europea possa intervenire per contrastare il deterioramento delle condizioni economiche. Ci si augura che l’intervento della BCE possa dare una spinta all’economia e rilanciare i settori dei servizi e della manifattura delle principali economie europee.
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