Il Pil italiano registra una diminuzione dello 0,3% nel secondo trimestre del 2023 rispetto al trimestre precedente, secondo le recenti stime dell’Istat. Nel trimestre precedente, il Pil era invece aumentato dello 0,6%. Nonostante questa diminuzione, l’Istituto di statistica evidenzia che il Pil presenta una costante crescita trimestrale consecutiva.
Le stime preliminari sono state comunicate dall’Istat dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione di luglio. L’Istituto attribuisce la diminuzione del Pil a una flessione sia nel settore primario che in quello industriale, con una moderata crescita nel settore dei servizi. La componente nazionale al lordo delle scorte è stata la principale responsabile della flessione, mentre la componente estera netta non ha fornito alcun contributo significativo.
Parallelamente a questa notizia, il sussidio “Reddito cittadinanza” è stato sospeso per 169 mila famiglie, come comunicato dall’Inps. La decisione ha scatenato proteste a causa dei nuovi requisiti per ottenere il sussidio. Molte famiglie si sono trovate senza il supporto economico su cui contavano, generando preoccupazione e rabbia.
Secondo l’Istituto di statistica, la diminuzione del Pil è principalmente causata dalla flessione del valore aggiunto del settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, così come del settore industriale. Tuttavia, il valore aggiunto nel settore dei servizi ha registrato un leggero aumento.
Complessivamente, queste notizie evidenziano una situazione economica in cui l’Italia si confronta con una diminuzione del Pil ma con prospettive di crescita nel settore dei servizi. Nel frattempo, le famiglie che dipendevano dal sussidio “Reddito cittadinanza” si trovano ad affrontare una situazione di incertezza e protesta a causa della sua sospensione.
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