L’indice FTSEMib ha ottenuto una performance positiva, guadagnando lo 0,69%, portandosi a 28.675 punti. Anche il FTSE Italia All Share ha registrato un progresso dello 0,78%. Tuttavia, è stato il FTSE Italia Mid Cap a ottenere una performance migliore, con un aumento del 1,62%. Altrettanto positivo il trend del FTSE Italia Star, che ha segnato un forte incremento del 1,95%.
Il controvalore degli scambi è sceso a 2,57 miliardi di euro, rispetto ai 2,95 miliardi di giovedì. Nel frattempo, il valore del bitcoin si è avvicinato ai 35.000 dollari (circa 32.500 euro).
Lo spread Btp-Bund si è ristretto a 180 punti, con il rendimento del Btp decennale al 4,45%. Nel frattempo, l’euro ha raggiunto quota 1,075 dollari dopo il dato sull’occupazione negli Stati Uniti di ottobre 2023.
Nel settore bancario, IntesaSanpaolo ha registrato un aumento del 1,57% a 2,5635 euro dopo la pubblicazione dei risultati finanziari dei primi nove mesi del 2023. Tuttavia, UniCredit ha registrato un calo dello 0,3%.
Anche nel settore finanziario, FinecoBank ha ottenuto una performance positiva con un aumento del 3,52%. Mentre Anima Holding ha segnato un notevole incremento del 5,33% a 4,07 euro dopo la pubblicazione dei risultati finanziari del terzo trimestre 2023.
Nel settore automobilistico, Stellantis ha guadagnato l’1,96% a 18,696 euro, dopo che il Ministero dei Trasporti ha comunicato un aumento delle immatricolazioni in Italia. Ferrari ha proseguito il suo trend positivo con un aumento dell’1,78% a 308,7 euro dopo la diffusione dei risultati finanziari del terzo trimestre 2023.
Altre società che hanno registrato performance positive includono DiaSorin, che ha ottenuto un aumento del 2,06% a 90,24 euro dopo la pubblicazione dei dati finanziari dei primi nove mesi del 2023. Telecom Italia TIM ha invece registrato un modesto recupero dello 0,39% a 0,2597 euro dopo la riunione del consiglio di amministrazione.
Tra i protagonisti della giornata, NEXI ha chiuso in forte crescita del 6,1% a 6,122 euro a seguito di indiscrezioni sull’interesse di alcuni fondi di private equity. D’altra parte, ENI ha subito un forte ribasso del 2,15% a 15,366 euro.
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