I morti in Israele per l’attacco di Hamas sono saliti a più di 1200 secondo le ultime stime ufficiali. A Gaza si contano quasi mille morti e 4mila feriti tra i palestinesi. Nel kibbutz di Kfar Aza sono stati ritrovati almeno 200 cadaveri dopo l’assalto di Hamas. Tra le vittime ci sono anche bambini decapitati. Hamas ha lanciato una raffica di razzi sulla città costiera di Ashkelon. Le sirene anti-missili suonano in città e nei paesi vicini. L’Onu denuncia che l’assedio totale di Gaza viola il diritto internazionale. Il presidente Joe Biden, in diretta tv dalla Casa Bianca, assicura “pieno sostegno” a Israele e “ferma condanna” di Hamas e promette di rafforzare gli aiuti militari se necessario. Netanyahu afferma che la ferocia vista durante l’attacco di Hamas è senza precedenti dalla Shoah.
In Israele, continua a crescere il bilancio delle vittime a seguito dell’attacco di Hamas. Secondo le stime ufficiali più recenti, il numero dei morti è salito a oltre 1200. Nel frattempo, nella Striscia di Gaza, si contano quasi mille morti e ben 4mila feriti tra i palestinesi.
Gli effetti devastanti di questo conflitto sono evidenti anche nel kibbutz di Kfar Aza, dove sono stati ritrovati almeno 200 cadaveri dopo l’assalto di Hamas. Ancora più tragico, tra le vittime si contano anche bambini, alcuni dei quali decapitati.
Hamas ha continuato a lanciare una raffica di razzi sulla città costiera di Ashkelon, causando panico nella popolazione locale. Le sirene anti-missili risuonano in città e nelle aree circostanti, segnalando l’arrivo degli attacchi.
L’Onu ha denunciato che l’assedio totale di Gaza viola il diritto internazionale. La comunità internazionale si sta mobilitando per tentare di porre fine a questa escalation di violenza, che sta causando un numero sempre maggiore di vittime innocenti.
In un discorso tenuto dalla Casa Bianca, il presidente Joe Biden ha assicurato “pieno sostegno” a Israele e ha espresso una “ferma condanna” nei confronti di Hamas. Ha promesso, inoltre, di rafforzare gli aiuti militari se necessario, al fine di garantire la sicurezza dello Stato e dei suoi cittadini.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che la ferocia vista durante l’attacco di Hamas è senza precedenti dalla Shoah, riferendosi all’Olocausto. Ha sottolineato l’importanza di difendere il popolo e il territorio di Israele da queste minacce alla sua sicurezza.
Mentre il conflitto continua a mietere vittime, la comunità internazionale cerca di trovare una soluzione pacifica che ponga fine a questa spirale di violenza e sofferenza per entrambe le parti coinvolte. Le speranze si concentrano ora su un negoziato tra Israele e Hamas, affinché si possa mettere fine a questo dramma umanitario.
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