Jannik Sinner e Matteo Berrettini rinunciano alla Coppa Davis, scatenando critiche da parte di Nicola Pietrangeli, uno dei più grandi campioni italiani di tennis. Pietrangeli afferma che rappresentare il proprio paese è un onore e chi rifiuta per giocare in altri tornei dovrebbe essere squalificato. Il caso di Sinner viene citato come esempio, poiché nel 2021 rinunciò sia alla Coppa Davis che alle Olimpiadi di Tokyo.
Inoltre, c’è stato un caso controverso con Fabio Fognini, veterano della Coppa Davis, che è stato convocato e poi scaricato per motivi tecnici. Fognini ha criticato la mancanza di chiarezza e sincerità da parte della Federtennis nei confronti della sua storia, esprimendo la sua delusione. Secondo Fognini, giocare per l’Italia è la cosa più gratificante al mondo per un atleta.
Anche il capitano della squadra italiana di Coppa Davis, Davide Volandri, si è detto sorpreso dalle rinunce dei giocatori e si aspettava un dream team completo. Tuttavia, ha dovuto convocare altri giocatori per tamponare le assenze e affrontare le prossime sfide nella competizione.
Non solo Fognini, ma anche Andreas Seppi ha criticato la gestione della Federtennis, sottolineando l’importanza di una migliore organizzazione e comunicazione all’interno della squadra nazionale.
Questi eventi hanno sollevato un dibattito nel mondo del tennis italiano e hanno messo in luce le tensioni tra giocatori, allenatori e la Federazione. La mancanza di una strategia chiara e di un dialogo aperto sembra essere una questione che deve essere affrontata dalla Federtennis per garantire una migliore rappresentazione in competizioni internazionali come la Coppa Davis.
“Zombie enthusiast. Subtly charming travel practitioner. Webaholic. Internet expert.”