Don Luigi Ciotti, famoso prete e attivista italiano, ha recentemente tenuto un discorso presso la GMG (Giornata Mondiale della Gioventù) a Lisbona, ma l’autrice di questo articolo de “Il Tamarindo” si è imbattuta in una situazione inaspettata. Durante la diretta del discorso, il comportamento di Don Ciotti è apparso piuttosto agitato, suscitando stupore nella giornalista.
In particolare, durante il suo intervento, Ciotti ha scelto di parlare di argomenti diversi da Gesù e dal Vangelo, concentrandosi invece su tematiche come la questione migratoria, l’ecologismo e i diritti delle persone LGBT. Questa scelta ha lasciato perplessi alcuni giovani presenti all’evento, che si aspettavano di ascoltare un discorso incentrato sulla figura di Cristo.
L’agitazione generata dal discorso di Don Ciotti è stata evidente, tanto che alcuni giovani hanno persino iniziato a fischiare, nel tentativo di farlo smettere di parlare. Questa reazione può essere interpretata come un segnale di insoddisfazione da parte dei giovani, che si aspettavano qualcosa di diverso dalla Chiesa e dalla comunità dei credenti in Cristo.
Ancora più sorprendente è stato il commento del futuro cardinale, che ha dichiarato che non è necessario convertirsi a Cristo. Queste parole hanno suscitato ancora maggiori critiche da parte dell’autrice, che ha espresso il suo disappunto per la scelta di trattare tematiche già note ai giovani anziché approfondire il legame con la fede cristiana.
I giovani che partecipavano alla GMG, infatti, si aspettavano di ricevere un messaggio che andasse oltre i problemi già noti, cercando nuovi spunti e speranze per il futuro. A loro modo, cercavano un’esperienza che andasse oltre la superficie, che li coinvolgesse profondamente nel loro cammino di fede.
In conclusione, il discorso di Don Luigi Ciotti alla GMG di Lisbona ha suscitato reazioni contrastanti. Se da un lato alcune persone hanno apprezzato il suo impegno per tematiche sociali rilevanti, dall’altro la scelta di non parlare di Cristo e del Vangelo ha lasciato molti giovani delusi, che si aspettavano una visione più profonda e spirituale.
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