Scoperto piano di Hamas per produrre armi biologiche in Israele
I miliziani di Hamas sono stati scoperti con un pericoloso manuale di istruzioni per produrre armi biologiche, in particolare la tossina botulinica, con l’intenzione di provocare un’intossicazione collettiva in Israele. Il manuale è stato sequestrato ad alcuni terroristi che sono entrati nel paese il 7 ottobre scorso.
Il documento, che conta sei capitoli, fornisce dettagliate istruzioni su come cercare il batterio, riprodurre la tossina, purificarla, misurarne la concentrazione di purezza, conservarla e usarla come arma biologica. Gli strumenti richiesti per la produzione dell’arma biologica includono frigoriferi, laboratori medici, forni per sterilizzare, attrezzature sterilizzate e microscopi.
Una delle cose che il manuale mette in evidenza è la pericolosità della tossina botulinica, sottolineando che anche una piccola quantità può causare la morte se entra nel corpo attraverso il naso o la bocca. Pertanto, per maneggiare la sostanza, sono richieste precauzioni precise, incluse preghiere da eseguire, l’uso di mascherina, occhiali e guanti, e la sterilizzazione degli oggetti in plastica e delle superfici con una soluzione di candeggina al 10%.
Si raccomanda inoltre l’assunzione periodica di un antidoto disponibile nei centri vaccinali, così da poter contrastare gli effetti della tossina botulinica in caso di esposizione.
È importante notare che non ci sono prove che i miliziani di Hamas abbiano utilizzato armi biologiche il 7 ottobre scorso. Tuttavia, fonti israeliane sottolineano che la tossina botulinica è una delle più letali e che un solo grammo in purezza è sufficiente per uccidere un milione di persone.
Le autorità israeliane hanno messo in guardia sulla gravità di questa scoperta e sulla necessità di prevenire possibili attacchi terroristici utilizzando armi biologiche. Si raccomanda quindi di sorvegliare attentamente i confini del paese e di adottare misure di sicurezza adeguate per prevenire la produzione e l’utilizzo di tali armi. Inoltre, è consigliabile collocare eventuali laboratori lontano dalle zone residenziali per evitare danni alla popolazione in caso di fuga di batteri.
La scoperta di questo piano risulta particolarmente allarmante e pone una nuova sfida alle autorità di sicurezza, che dovranno essere sempre più attente e pronte ad affrontare minacce di questo tipo.