Il leader separatista catalano, Carles Puigdemont, ha presentato una serie di condizioni per sostenere la riconferma del primo ministro spagnolo, Pedro Sánchez. Tra le richieste di Puigdemont, c’è la necessità di riconoscere la legittimità democratica del movimento indipendentista catalano e di concedere un’amnistia per gli indipendentisti coinvolti in azioni legali. Ha sottolineato che gli indipendentisti sono pronti sia per le elezioni che per i negoziati, ma solo se si creano le giuste condizioni.
Il partito Junts per Catalunya svolge un ruolo cruciale per evitare nuove elezioni in Spagna, e la sua collaborazione è fondamentale per il progetto politico di Puigdemont. Tuttavia, il governo spagnolo ha preso le distanze dal recente incontro tra Puigdemont e Yolanda Díaz, del partito Sumar, a Bruxelles.
La risposta al leader catalano non è stata favorevole nemmeno da parte del leader del Partito Popolare, Alberto Núñez Feijóo, che ha criticato duramente Díaz per l’incontro con Puigdemont e ha definito le condizioni dello stesso leader catalano come “inaccettabili”.
Le possibilità di formare un governo da parte di Núñez Feijóo sono scarse, il che renderà necessario che Sánchez cerchi di costruire una maggioranza. Anche i socialisti spagnoli si sono dissociati da Puigdemont, affermando che la loro posizione è basata sul dialogo, sulla Costituzione e sulla convivenza, e si oppongono alle richieste dell’indipendentismo catalano.
La situazione politica in Spagna resta complessa, con diversi partiti in lotta per la formazione di un governo stabile. Sarà interessante vedere come si svilupperanno gli eventi e quali compromessi verranno raggiunti per il futuro della Catalogna e dell’intero paese.
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