L’Armenia ha recentemente sollevato gravi preoccupazioni presso le Nazioni Unite riguardo all’azione dell’Azerbaigian nel Nagorno-Karabakh. Durante una sessione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, l’Ambasciatore armeno ha affermato che quella che sta accadendo nella regione è una “pulizia etnica”. Secondo il rappresentante armeno, l’Azerbaigian sta perpetrando un “crimine contro l’umanità” attraverso la sua azione militare nel Nagorno-Karabakh.
Non è la prima volta che l’Armenia mette in guardia dalla possibilità di una “pulizia etnica imminente” nel Nagorno-Karabakh. L’ambasciatore armeno ha sostenuto che questa pulizia etnica è effettivamente in corso e ha chiesto alle Nazioni Unite di considerare l’azione dell’Azerbaigian come un crimine contro l’umanità.
L’Armenia ha ora sollecitato le Nazioni Unite a intervenire e a prendere provvedimenti immediati per fermare questa violenza e proteggere i civili che rischiano di essere colpiti dalle ostilità in corso. L’Armenia chiede che il crimine contro l’umanità sia trattato come tale e che siano presi provvedimenti adatti per proteggere la popolazione civile nel Nagorno-Karabakh.
Entrambi i paesi hanno una lunga storia di conflitto riguardante il Nagorno-Karabakh, una regione contesa nel Caucaso meridionale. Mentre l’Azerbaigian sostiene di voler riprendere il controllo della regione, l’Armenia sostiene che gli abitanti del Nagorno-Karabakh abbiano diritto all’autodeterminazione. Quest’ultima escalation delle ostilità ha portato a un aumento delle tensioni tra le due nazioni e ha suscitato la preoccupazione della comunità internazionale.
Nel frattempo, le Nazioni Unite si sta adoperando per mediare e trovare una soluzione pacifica a questo conflitto che ha causato già numerose vittime e sconvolgimenti nella regione del Nagorno-Karabakh. Tuttavia, l’escalation delle ostilità e le accuse di “pulizia etnica” sollevate dall’Armenia rendono la situazione ancora più complessa e delicata da risolvere. Resta da vedere quale sarà la risposta delle Nazioni Unite a queste richieste e come proseguirà questa tragica vicenda nel Nagorno-Karabakh.
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