Un bambino di 8 anni, Stephan, è morto affogato nelle Terme di Cretone. La tragedia ha portato la Procura di Tivoli ad aprire un’indagine per omicidio colposo. Il giovane Stephan è stato risucchiato da una pompa attivata poco prima della chiusura delle piscine, mentre i suoi genitori erano presenti sulla vasca ma non c’erano bagnini in quel momento.
Sembra che non ci fosse una grata di contenimento sul tubo di aspirazione, permettendo così al bambino di essere trascinato dalla potente pressione dell’acqua. Nonostante i genitori si siano accorti dell’incidente, non sono riusciti a bloccare la pompa in tempo per liberare il piccolo Stephan.
Le indagini si concentrano ora sulla sicurezza dell’impianto termale e sul sistema di controllo dei bagnanti. Non sembra essere la prima volta che si riscontrino problemi di questo genere alle Terme di Cretone. Risalenti al 1970, sono gestite dalla stessa società da decenni e anche in passato non sembrava esserci una grata di contenimento sui tubi di aspirazione.
Stephan è stato recuperato dopo due ore dalla sua scomparsa e successivamente trasferito al medico legale, dove si attende l’autopsia per poter procedere con i funerali. I Comuni di Palombara Sabina e Castel Madama stanno considerando l’idea di dichiarare un lutto cittadino per onorare la memoria del giovane Stephan.
Il caso ha sollevato una serie di interrogativi riguardo alla sicurezza degli impianti termali e alla responsabilità delle persone coinvolte nella gestione delle piscine. Si tratta di una tragedia che richiede una risposta chiara e definita, al fine di evitare futuri incidenti di questo genere e garantire la massima sicurezza per gli utenti delle terme.
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