Un’inchiesta sulla gestione del Reddito di cittadinanza coinvolge Pasquale Tridico, l’ex presidente dell’Inps, secondo un articolo pubblicato dalla Verità e da Open. Tridico reagisce personalmente alle accuse, affermando che sono infamanti e prive di fondamento. Durante il suo mandato, afferma Tridico, sono state prese misure di controllo per contrastare abusi e frodi legate al Reddito di cittadinanza. Grazie a questi controlli, sono stati evitati abusi per un valore di 11 miliardi di euro. Nel periodo compreso tra il 2019 e il 2021, sono state respinte 1,2 milioni di domande indebite, decedute 800mila domande e revocate 200mila domande. I controlli incrociati sul Reddito di cittadinanza hanno permesso di scoprire casi di evasione fiscale e lavoro nero. Tridico sostiene che le accuse mosse contro di lui siano un’operazione politica mossa da Fratelli d’Italia, volta a intimidire le sue idee e critiche al governo in carica. Sostiene inoltre che tali accuse vogliano distrarre l’attenzione dalla mancanza di una politica sociale seria per le persone escluse dal Reddito di cittadinanza. Tridico smentisce l’esistenza di un’indagine contro di lui da parte della Corte dei Conti o di una procura della Repubblica. Critica il partito Fratelli d’Italia, sostenendo che invece di contrastare la povertà, stanno cercando di abolire il Reddito di cittadinanza senza proporre alternative di sostegno per i meno abbienti.
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