“La carenza di personale sanitario in Italia è stata oggetto di un’interrogazione presentata dall’onorevole Luana Zanella al ministro della Salute, Orazio Schillaci. Secondo le previsioni, entro il 2025 ci saranno oltre 38.000 uscite di medici dal Servizio sanitario nazionale, che includono medici di medicina generale, pediatri e specialisti ambulatoriali.
Attualmente, in Italia ci sono 124.506 medici che lavorano nelle strutture sanitarie, con una densità media di 2,11 medici per 1.000 abitanti. Tuttavia, ci sono notevoli variazioni regionali. Inoltre, ci sono 298.597 infermieri impiegati, con una densità media di 5,06 per 1.000 abitanti e anche in questo caso si registrano significative differenze regionali.
Il rapporto tra infermieri e medici nel personale dipendente è di 2,4, ma anche in questo caso ci sono variazioni significative a livello regionale.
Uno dei problemi principali indicati dall’onorevole Zanella è l’aumento delle scelte a favore della sanità privata, che sta aumentando i costi per i cittadini italiani e riducendo l’accesso a servizi specialistici. Inoltre, le liste d’attesa per cure preventive si stanno allungando.
Il ministro Schillaci, in risposta all’interrogazione, ha sottolineato le misure adottate per il rafforzamento del personale sanitario. Tra queste, vi è il reclutamento strutturale di medici, il miglioramento delle condizioni di lavoro dei professionisti e gli investimenti per potenziare i servizi sul territorio.
Nell’ambito della legge di bilancio, sono previste risorse per rifinanziare strumenti incentivanti per il personale del Servizio sanitario nazionale, al fine di ridurre le liste d’attesa e potenziare l’assistenza territoriale.
Tuttavia, l’onorevole Zanella ha evidenziato alcune criticità, come la necessità di fondi per il rinnovo dei contratti del personale medico, il pay-back verso i presidi sanitari regionali, il costo dell’inflazione e le conseguenze dell’aumento dei prezzi dell’energia causato dal conflitto in Ucraina.
La crisi del personale sanitario è attribuita anche alla mancanza di un adeguato compenso per i medici, che sta portando alla fuga di professionisti verso il settore privato e alla perdita di autorevolezza.
Pertanto, secondo l’onorevole Zanella, è necessario un investimento congruo nel settore sanitario, con un aumento delle assunzioni e il ripristino del rispetto e dell’autorevolezza delle professioni sanitarie. In questo modo si potranno prevenire ulteriori carenze di personale sanitario e garantire una migliore assistenza ai cittadini italiani.”
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