Paul Pogba sospeso dopo essere risultato positivo al testosterone sintetico nel controllo antidoping
Il Tribunale Nazionale Antidoping ha preso la decisione di sospensione nei confronti di Paul Pogba dopo la partita Udinese-Juventus del 20 agosto, in cui il calciatore non ha giocato.
Se confermato, Pogba potrebbe affrontare una squalifica massima di 4 anni, anche se potrebbe essere dimezzata se dimostrata “non intenzionalità”.
Tuttavia, fino ad oggi, non è stata presentata una richiesta di esenzione terapeutica per Pogba.
È interessante osservare come l’anno scorso Jose Luis Palomino dell’Atalanta sia stato assolto da un caso simile di doping. Ciò potrebbe dare speranza al calciatore della Juventus.
La decisione finale sarà presa dopo l’udienza al TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport).
Sembra che finora il meccanismo per richiedere un permesso retroattivo non sia stato attivato, il che potrebbe mettere in difficoltà la posizione di Pogba.
È importante considerare che il giocatore ha avuto una serie di infortuni che lo hanno tenuto fuori per gran parte della stagione. Ciò potrebbe influire sulla sua difesa, dimostrando la sua incapacità di beneficiare dell’assunzione di testosterone sintetico.
Il testosterone è considerato una sostanza dopante, tuttavia, l’aumento dei controlli antidoping ha reso sempre più difficile nascondere l’uso di questa sostanza vietata.
Un caso simile è quello di Alex Schwazer, ancora squalificato per l’uso di testosterone nonostante le controversie giudiziarie.
Il verdetto finale dirà se Pogba sarà autorizzato a tornare a giocare o se dovrà affrontare una lunga squalifica per doping. I fan della Juventus sono in trepidante attesa.
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