Vangelo – Mt 14,1-12: La storia di Erode e la morte di Giovanni Battista
Nel Vangelo secondo Matteo, viene raccontata la storia di Erode e la morte di Giovanni Battista. Erode, un re potente ma senza scrupoli, decide di mandare a decapitare Giovanni, che si trovava in prigione. Questo gesto crudele dimostra come Erode non abbia alcun rispetto per la vita di un uomo innocente, sacrificandola solo per soddisfare i suoi desideri.
La storia di Erode è amara e triste, perché mostra come anche un re possa agire senza pensare alle conseguenze delle sue azioni, mettendo da parte la moralità e la giustizia. Erode, sedotto da una giovane adolescente di nome Salomé, promette di darle qualsiasi cosa desideri. La sua unica preoccupazione è quella di dare piacere a se stesso, senza pensare alle implicazioni di ciò che fa.
Nonostante mantenga la parola data a Salomé, dimostrando un senso di coerenza iniziale, Erode poi si mostra incapace di mantenere le promesse fatte in altre situazioni più importanti. Il fatto che abbia decapitato Giovanni dimostra la sua mancanza di integrità e il suo irresponsabile modo di agire.
Ciò che colpisce ancor di più è la mancanza di pentimento o rimorso da parte di Erode. Nonostante abbia commesso un crimine grave, sembra non essere minimamente turbato da ciò che ha fatto. Teme soltanto Gesù, pensando che potrebbe essere Giovanni risuscitato a causa dei potenti miracoli che si racconta siano stati compiuti.
La storia di Erode rappresenta una tentazione per molte persone che, al giorno d’oggi come nell’antichità, sono disposte a sacrificare valori importanti, come la vita, per il proprio piacere personale. È nostro dovere riflettere su queste false giustificazioni che diamo per atti ingiustificabili e imparare a riconoscere i nostri errori.
Oggi più che mai, è necessario avere una coscienza ben formata e affrontare le questioni etiche che ci si presentano. Chi vive con una coscienza retta rischia, ma non si può essere buoni a costo zero. È solo così che potremo evitare di cadere nella trappola dell’egoismo e dell’abusivo potere come fece Erode.
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