Sofia Castelli, una giovane donna di Cologno Monzese, è stata vittima di un violento attacco mentre dormiva nella sua abitazione. Nonostante l’aggressione, non sono state trovate evidenti ferite sul suo corpo, suggerendo che potrebbe non esserci stata una lotta con l’aggressore. Inoltre, potrebbe essere stata la stessa vittima a causare i graffi sul volto dell’aggressore durante la sua difesa. L’autopsia è in corso per esaminare eventuali tracce di pelle sotto le unghie di Sofia, al fine di identificare l’aggressore.
I funerali di Sofia si svolgeranno nella parrocchia di San Giuliano a Cologno Monzese, dove parenti e amici potranno dare l’ultimo saluto alla giovane donna. Durante l’attacco, l’amica di Sofia che dormiva nella stanza accanto è stata completamente all’oscuro di quanto stava accadendo, evidenziando la ferocia dell’aggressione.
L’amica di Sofia ha rivelato che il presunto aggressore, Zakaria, era noto per essere possessivo e persecutorio, attribuendo questo atteggiamento alla recente rottura tra lui e Sofia. In precedenza, Zakaria aveva fatto irruzione in una discoteca dove Sofia era con le sue amiche, causando una lite che ha portato alla sua espulsione da parte del personale di sicurezza.
Sofia era consapevole dei pericoli e della sua sicurezza, tanto da bloccare Zakaria su tutte le sue piattaforme social. Le indagini sul caso sono coordinate dalla pubblica ministero di Monza, Emma Gambardella, che sta cercando di ricostruire l’accaduto e di portare il responsabile di questo brutale attacco alla giustizia.
L’intera comunità di Cologno Monzese è scossa da questo tragico evento e chiede giustizia per Sofia Castelli, una giovane donna di cui era apprezzata la gentilezza e l’altruismo. La speranza è che questo terribile episodio serva da monito per diffondere consapevolezza sulla violenza di genere e per promuovere la sicurezza delle donne.
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