Maurizio Landini si prepara a una lunga stagione di mobilitazione con assemblee e consultazioni nei luoghi di lavoro. Il segretario generale della CGIL ha annunciato che saranno organizzate manifestazioni a Roma il 7 ottobre per difendere i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione, che sono messi in discussione.
Landini ha criticato duramente il governo per il taglio del reddito di cittadinanza alle famiglie povere e per la legge delega fiscale, che va contro gli interessi del Paese. Inoltre, il sindacalista ha accusato il governo di escludere le organizzazioni sindacali confederali dal confronto, chiamando solo quelle che firmano contratti “pirata”.
Le richieste del sindacato includono riforme per combattere le disuguaglianze, riforme fiscali e del lavoro per porre fine alla precarietà. La manifestazione del 7 ottobre non è solo un atto di protesta, ma chiede l’applicazione della Costituzione per un futuro migliore per l’Italia.
Landini ha avvertito che se non ci saranno cambiamenti nella prossima legge di Bilancio, la mobilitazione sarà generale. Il governo, secondo il sindacalista, non gode del sostegno della maggioranza del Paese e la crisi democratica della rappresentanza è in aumento. Il modo in cui il governo si muove è considerato inaccettabile.
Landini ha negato di scendere in politica al momento, ma ha sottolineato che il sindacato ha sempre fatto politica e che il suo obiettivo è portare a casa riforme per l’uguaglianza nel Paese.