L’Alta Corte di Londra ha emesso una sentenza che ha dichiarato illegale e pericolosa la pratica di ospitare minori non accompagnati in alberghi gestiti dal Ministero dell’Interno per richiedenti asilo. La decisione è stata presa in seguito alla denuncia presentata dalla ong Every Child Protected Against Trafficking (Ecpat), che ha evidenziato la scomparsa di 447 minori da questi alberghi, molti dei quali entro le prime 72 ore dal loro arrivo nel Regno Unito.
Il giudice Chamberlain ha sottolineato la grande vulnerabilità di questi minori, che hanno subito abusi e maltrattamenti nel loro paese d’origine o durante il viaggio verso il Regno Unito. Tuttavia, sembra che il governo britannico non sia particolarmente interessato ad accogliere e tutelare questi minori, come dimostra la decisione di render meno accogliente il centro di sbarco di Dover.
La ministra dell’Interno, Suella Braverman, ha annunciato l’intenzione di gestire il traffico di clandestini in modo più deterrente ed economicamente vantaggioso, sostituendo gli alloggi per gli immigrati con tendoni. Questi tendoni verranno installati in siti militari in disuso e potranno ospitare da mille a duemila letti. La decisione è una risposta alle previsioni del Border Force, secondo cui ci sarà un aumento del traffico di migranti arrivanti dalla Manica nei prossimi tre mesi.
La Braverman intende rimpiazzare gli alloggi in hotel, che attualmente costano circa 7 milioni di euro al giorno, con opzioni più economiche ma meno accoglienti. Tuttavia, nonostante le nuove misure anti-immigrazione introdotte dal governo Sunak, sembra che i clandestini non siano scoraggiati e continuino ad arrivare nel Regno Unito. La situazione rimane quindi tesa e delicata, con la necessità di trovare soluzioni che garantiscano la sicurezza e la tutela dei minori non accompagnati che giungono nel Paese.
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