Situazione critica per la Torre Garisenda classificata “codice rosso” secondo un report del 4 ottobre.
La Torre Garisenda, uno dei simboli di Bologna, si trova in una situazione estremamente precaria. Secondo un report del 4 ottobre, l’edificio è stato classificato come “codice rosso”, indicando la massima criticità. La probabilità di collasso della torre è stimata all’1,5% e il tempo residuo di vita è già scaduto al 2021.
La situazione è così preoccupante che è stata evidenziata la necessità di un intervento urgente per salvaguardare la torre. Infatti, sono state rilevate micro fessurazioni verticali che indicano fenomeni di creep causati dal carico statico. Nonostante gli interventi messi in atto fino ad ora, la relazione finale del comitato tecnico scientifico ha evidenziato un aggravamento della situazione negli ultimi tempi.
Un’ulteriore preoccupazione è rappresentata dal movimento della cima della torre, che è cambiato verso sud, verso l’Asinelli. Questo è un segnale allarmante che richiede immediati interventi di messa in sicurezza.
La relazione del comitato ha sollevato criticità già dal 2018, ma solo nel 2019 è stata formata una commissione tecnica per affrontare il problema. Purtroppo, nel 2020 la convenzione con l’Università per l’interpretazione dei dati è stata interrotta a causa delle limitazioni causate dal Covid. Tuttavia, nel giugno 2023, la convenzione è stata riattivata dopo che il comitato è diventato nazionale con 14 membri.
La gravità della situazione ha spinto il sindaco a prendere misure drastiche per la sicurezza dei cittadini. Infatti, piazza di Porta Ravegnana è stata pedonalizzata al fine di evitare potenziali pericoli derivanti dal possibile collasso della torre.
La Torre Garisenda rappresenta un importante patrimonio storico e culturale per la città di Bologna. È necessario che si trovino soluzioni tempestive e adeguate per preservare questo simbolo della città e garantire la sicurezza dei cittadini.
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