La dieta mediterranea, anche conosciuta come “dieta italiana”, continua ad essere considerata valida per la salute e l’ambiente, nonostante sempre meno italiani la seguano. Questa dieta è stata riconosciuta come fonte di salute e longevità, ma il suo declino è da attribuire ai cambiamenti negli stili di vita e alla disponibilità di cibi trasformati e meno salutari.
La scienza ha dimostrato che la dieta mediterranea riduce il rischio di malattie come il cancro, il diabete e le malattie cardiovascolari. Ma la dieta mediterranea non riguarda solo ciò che mangiamo, ma anche la convivialità, le tradizioni e la biodiversità. È importante preservare anche questi aspetti.
La dieta mediterranea fu creata negli anni ’60 da due scienziati americani per studiare il motivo dell’assenza di malattie coronariche nelle popolazioni del Mediterraneo. Essa si basa su una predominanza di alimenti vegetali, con moderato consumo di alimenti di origine animale e ridotto consumo di zuccheri e carni rosse.
Un esempio di pasto tipico della dieta mediterranea comprende una porzione di latte o yogurt al mattino, frutta secca a metà giornata e un pasto principale composto da verdure, frutta, cereali e proteine. Il Ministero della Salute italiano ha creato le piramidi alimentari per fornire indicazioni sul consumo corretto di cibi di diversi gruppi alimentari.
È importante sottolineare che la dieta mediterranea può essere adattata alle esigenze caloriche di ciascuno ed è adatta anche per perdere peso in modo sano e duraturo. Nonostante i suoi benefici, sempre meno italiani seguono questa dieta salutare. Pertanto, è importante fare appello al recupero delle diete tradizionali italiane per il benessere di tutti.
Questo articolo è tratto da un aggiornamento pubblicato su Attiva, una risorsa dedicata alla promozione di uno stile di vita sano e sostenibile.
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