Nuovo scontro tra Palazzo Chigi e i magistrati
Un nuovo scontro è scoppiato tra Palazzo Chigi e i magistrati, alimentando le tensioni già presenti tra il potere esecutivo e giudiziario. La sentenza della giudice Iolanda Apostolico di Catania ha suscitato l’irritazione della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che si è espressa sui social media riguardo all’accoglienza di migranti. La giudice Apostolico non ha convalidato il trattenimento di tre cittadini tunisini, affermando che le nuove regole del governo sono in contrasto con la normativa europea.
L’Associazione Nazionale Magistrati di Catania e Milano ha preso le difese della giudice Iolanda Apostolico e ha criticato il rapporto tra il potere esecutivo e giudiziario, sostenendo che tale interferenza mina l’indipendenza della magistratura. Il Consiglio Superiore della Magistratura ha persino avviato una raccolta di firme a sostegno della giudice di Catania, mettendo ancora di più in evidenza questa controversia.
Meloni ha accusato un “pezzo di Italia” di favorire l’immigrazione illegale, ma senza fornire ulteriori dettagli. Nel frattempo, il Centro di Permanenza (Cpr) a Pozzallo si sta svuotando a causa di questa sentenza, poiché molti migranti sono stati rilasciati. Il ministero dell’Interno sta valutando un ricorso in Cassazione, al fine di ribaltare la decisione della giudice.
Inoltre, il quotidiano Il Giornale ha riportato alcuni post contro Matteo Salvini sulla bacheca Facebook della giudice Apostolico, che successivamente ha cancellato il suo profilo. Questo ha portato Sara Kelany di Fratelli d’Italia a preannunciare un’interrogazione per capire se siano stati travalicati i limiti della Costituzione. Anche la Lega ha annunciato un’interrogazione al ministro della Giustizia in merito a questa vicenda.
Alcuni esponenti politici, come Elly Schlein, hanno criticato Meloni per alimentare uno scontro istituzionale che danneggia il Paese. Francesco Boccia ha paragonato le parole di Meloni a quelle di Salvini e le ha definite come l’anticamera dell’eversione. Inoltre, il partito +Europa ha paragonato le azioni del governo italiano a quelle di Polonia e Ungheria, che sono state criticate per aver violato lo Stato di diritto.
Infine, Giuseppe Conte ha sottolineato i bluff della premier sulle politiche migratorie, evidenziando la gravità di questa situazione. Il ministro dell’Interno, Piantedosi, è convinto che avranno ragione nel grado di giudizio successivo e sta lavorando sulla procedura di impugnazione in Cassazione. La battaglia tra Palazzo Chigi e i magistrati si preannuncia quindi lunga e complessa.