Due anni fa, durante la pandemia di Covid-19, il farmaco Molnupiravir ha dimostrato di ridurre i ricoveri e i decessi legati al virus. Tuttavia, uno studio pubblicato su Nature ha sollevato preoccupazioni riguardo al fatto che questo stesso farmaco potrebbe causare mutazioni specifiche del virus Sars-CoV-2. Le mutazioni indotte da Molnupiravir possono ridurre la carica virale, ma potrebbe esserci il rischio di trasmissione di virus mutati da pazienti trattati con questo farmaco.
Finora non ci sono prove che il Molnupiravir abbia creato varianti più pericolose del Covid, ma le mutazioni potrebbero aumentare la diversità genetica del virus. Gli esperti hanno affermato che le persone hanno preoccupazioni riguardo al Molnupiravir, ma non ci sono ancora evidenze di una diffusione ampia causata da questo farmaco.
Lo studio è stato condotto su un vasto database contenente più di 15 milioni di genomi di Sars-CoV-2 e ha evidenziato legami tra il farmaco e alcune mutazioni. Paesi come Regno Unito, Australia, Stati Uniti e Giappone hanno segnalato un ampio utilizzo di Molnupiravir, mentre nazioni con un utilizzo più limitato hanno registrato mutazioni inferiori.
Nonostante tutto, non è necessario allarmarsi, in quanto le varianti del Covid sono state finora meno pericolose della versione originale e non ci sono prove dirette delle implicazioni del farmaco in queste mutazioni. È importante continuare a seguire le linee guida delle autorità sanitarie e adottare misure preventive per proteggersi dal virus.