Sciopero dei trasporti ridotto a 4 ore, il segretario generale della Cgil afferma che è una decisione responsabile nei confronti dei lavoratori
Il previsto sciopero dei trasporti, inizialmente programmato per l’intera giornata di venerdì, è stato ridotto a soli 4 ore. L’astensione dal lavoro avrà luogo dalle 9 alle 13 a causa della precettazione, una misura presa per garantire il normale svolgimento dei servizi essenziali durante la protesta.
Maurizio Landini, segretario generale della Confederazione Generale Italiana del Lavoro (Cgil), ha dichiarato che questa decisione è stata presa per essere responsabili verso i lavoratori. Ha sottolineato che lo sciopero non è solo una protesta, ma sostiene un processo di trasformazione del Paese. Landini ha invitato le persone a scendere in piazza per farsi ascoltare e far sentire la loro voce.
Matteo Salvini, ministro dei Trasporti, si è mostrato soddisfatto per la riduzione dell’astensione dal lavoro. Ha sottolineato che il diritto allo sciopero non viene messo in discussione e che si tratta di una misura presa per garantire il corretto svolgimento dei servizi essenziali durante il periodo di protesta.
Pierpaolo Bombardieri, segretario generale dell’Unione Italiana del Lavoro (Uil), ha dichiarato che non si lasceranno intimidire e che continueranno a mobilitarsi per i loro diritti. Ha definito la precettazione un atto di squadrismo istituzionale e ha annunciato una grande manifestazione di protesta in risposta a questa misura.
La premier Giorgia Meloni ha dichiarato che il governo non ha intenzione di modificare la normativa sullo sciopero, ma ha sottolineato che la decisione di precettazione è stata presa d’accordo. Ha ribadito l’importanza di trovare un equilibrio tra il diritto allo sciopero e il diritto delle persone ad usufruire dei servizi essenziali.
Luigi Sbarra, segretario generale della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori (Cisl), ha affermato che la legge impone vincoli precisi per bilanciare il diritto allo sciopero con il diritto delle persone ad usufruire dei servizi essenziali. Ha sottolineato l’importanza di rispettare tali vincoli.
Inoltre, i dirigenti medici, veterinari e sanitari del Servizio Sanitario Nazionale hanno proclamato uno sciopero nazionale per il 18 dicembre. Questa protesta riguarda la legge di bilancio che danneggia la sanità e i diritti dei lavoratori di questo settore.
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