Tragedia pullman Venezia: indagini in corso, le vittime potranno essere rilasciate presto
Il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, ha annunciato che sta cercando esperti per una consulenza tecnica sul guard rail coinvolto nella recente tragedia del pullman. L’obiettivo è determinare se le condizioni dei parapetti potrebbero aver contribuito alla caduta del bus. Saranno inoltre valutati i documenti acquisiti dal Comune competente sul cavalcavia coinvolto nell’incidente.
Nel frattempo, l’autopsia sul corpo dell’autista Alberto Rizzotto è in corso al fine di determinare se abbia avuto un malore improvviso durante il tragico evento. I magistrati stanno inoltre indagando sugli eventuali responsabili, in conformità alla riforma Cartabia.
È emerso che il veicolo era dotato di telecamera, la quale però non inquadrava l’autista per questioni di privacy. Tuttavia, trasmetteva la velocità del mezzo in tempo reale all’azienda di trasporto e al Comune. Gli esperti, al momento, stanno anche analizzando gli incendi e le batterie del motore elettrico come possibili cause del grave incidente.
Le vittime coinvolte nell’incidente includono una sposa in luna di miele e tre amiche trentenni. Per il rilascio delle salme, i magistrati stanno lavorando a stretto contatto con i consolati delle diverse nazionalità coinvolte.
Infine, diversi video che ricostruiscono l’incidente e mostrano l’interno del pullman sono disponibili e stanno fornendo preziose informazioni alle autorità investigative.
Le indagini proseguono con l’obiettivo di fare piena luce sulla tragedia e assicurare che tali eventi non accadano più in futuro. Si prevede che i risultati delle analisi e delle indagini siano disponibili entro breve tempo e che le vittime possano essere rilasciate alle rispettive famiglie per il necessario rispetto e lutto.
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