Tre trapianti contemporanei sono stati eseguiti presso l’Irccs Policlinico Sant’Orsola di Bologna: un trapianto di cuore, uno di polmoni e uno combinato di fegato e rene. Questi trapianti sono stati possibili grazie a una donazione “a cuore fermo” da parte di un donatore. Il Sant’Orsola si posiziona come il primo centro italiano per il numero di trapianti di cuore a cuore fermo, con un totale di tre trapianti finora. La maggior parte dei trapianti ancora avviene dopo morte cerebrale, ma le donazioni a cuore fermo stanno aumentando in Italia. Queste donazioni richiedono un tempo di osservazione di 20 minuti prima del prelievo degli organi, rispetto ai 5 minuti della maggior parte degli altri paesi europei. Tra tutte le donazioni a cuore fermo, quella di cuore è la più complessa.
Il Policlinico si conferma come il primo in Italia per il numero complessivo di trapianti di cuore, con un totale di 44 trapianti finora nel 2023, di cui 8 pediatrici. Il Policlinico vede un trend di crescita in tutti i settori di trapianto: 111 trapianti di fegato, 102 di rene e 11 trapianti di polmone finora nel 2023, dati superiori allo stesso periodo dell’anno scorso. Questi risultati confermano l’impegno dell’Irccs Policlinico Sant’Orsola nel campo dei trapianti e la competenza nel campo delle nuove procedure come quelle legate agli organi “a cuore fermo”. Questi risultati sono importanti non solo a livello scientifico, ma soprattutto per i pazienti in lista d’attesa, che potranno beneficiare di un numero sempre maggiore di organi. L’assessore alle politiche per la Salute dell’Emilia-Romagna, Raffaele Donini, commenta che questo è un altro grande risultato per il Sant’Orsola e la sanità pubblica della Regione, che dimostra la sua capacità organizzativa e le competenze dei suoi professionisti nel vincere le sfide della medicina.
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