Il colosso petrolifero statunitense Chevron ha annunciato l’acquisizione del produttore Hess per un valore di 53 miliardi di dollari. L’accordo è stato concluso in azioni e corrisponde a circa 50 miliardi di euro. Questa acquisizione segue quella della concorrente Exxon, che aveva precedentemente acquistato l’operatore di shale oil Pioneer per 58 miliardi di dollari.
L’offerta di Chevron garantisce agli azionisti di Hess un premio del 4,9% rispetto alla chiusura di venerdì. Gli azionisti di Hess riceveranno 1,025 azioni di Chevron per ogni titolo posseduto. Vale la pena sottolineare che Hess ha una forte presenza in Guayana e possiede concessioni nel Golfo del Messico.
Questa operazione dimostra che le grandi compagnie petrolifere non intendono abbandonare i combustibili fossili. Nonostante la crescente consapevolezza sull’urgenza di una transizione verso energie rinnovabili e sostenibili, le compagnie petrolifere sembrano invece interessate a rafforzare la propria posizione nel settore.
Anche le compagnie europee sembrano guardare con interesse all’indietro riguardo alla transizione verso le energie rinnovabili. Nonostante gli sforzi fatti in passato per favorire lo sviluppo di fonti di energia pulita, alcune compagnie hanno recentemente intrapreso azioni volte a consolidare il loro ruolo nel settore dei combustibili fossili.
Questi recenti sviluppi sollevano importanti questioni sul futuro dell’industria energetica e sulle politiche del settore. È fondamentale valutare attentamente l’impatto ambientale e sociale di tali decisioni e promuovere la ricerca di soluzioni sostenibili per il futuro del pianeta.
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