Bellissimo articolo. Finalmente. Informato, intelligente e provocatorio.
Solo un dubbio resta da chiarire, se quello di Obama e vuoto pneumatico di prospettiva politica o se siamo noi che ci siamo abbituati toppo a presidenti dalle convinzioni forti ed espresse in parole semplici. Diciamo la verita, non ci rilasseremo fino a quando non ci daranno in pasto una formula di qualche riga in cui riassumere la « dottrina Obama ».
Di dottrina Obama, te ne do atto, non si vede nemmeno l’ombra. A meno che la dottrina Obama non consista proprio nella mancanza di dottrina. Il che potrebbe anche non essere un male, soprattutto dopo la sbronza neo con.
bho, diamogli un annetto ancora, diciamo pure che si era distratto con la riforma santiaria e la crisi economica. Ma non pensi che quattro cretinate dette al Cairo siano una politica mediorientale.
Beh Rocco, visto il finale del tuo commento, ci aspettiamo tutti di conoscere meglio le opinioni di un giovane partigiano a Beirut sulle quattro cretinate dette al Cairo dal marito della moglie dell’attuale presidente americano.
.. il capolavoro mediatico internazionale costruito su Obama, al momento, tiene duro e continua ad imporsi sulle perplessità relative alle sue strategie geopolitiche economiche.
Dopo un anno, considerate le fatiche che sta affrontando la sua riforma sanitaria ed i dati statistici che hai segnalato tu sull’articolo, sembra che almeno negli USA, la sua popolarità ed il suo appeal si stia leggermente sgonfiando.
Nel resto dell’Occidente ancora il mito tiene, forse perchè meno informato, oppure perchè i propri leader hanno comportamenti geopolitici economici internazionali peggiori, oppure deludenti per i soliti motivi.
Da semplice lettore di riviste internazionali (on-line) e non da economista credo che il suo appeal e quindi i rapporti Usa / resto dell’Occidente si mostreranno più chiari in seguito alla riforma finanziaria mondiale che il g8, o dovremmo più giustamente dire e senza sospetti di ipocrisie, gli Usa stanno preparando. Intanto tutto l’Occidente sta vendendo debito pubblico alla Cina, lasciando presagire che forse presto, tutti questi titoli di credito diventeranno carta straccia..
per carità del cielo, bellissime cretinate quelle del cairo, soprattutto in confronto a quelle del predecessore sembrava di sognare. ma visto che è il presidente dell’unica superpotenza e non un intellettuale forse è il caso che si doti di una politica oltre che di un pensiero. E in Medio Oriente che ci piaccia o no qualsiasi politica non puo’ che partire da un congelamento immediato della colonizzione israeliana a Gerusalemme Est e in Cisgiordania. Appena ci capisco qualcosa magari vi racconto di Beirut, per ora diluvia e non ho ancora trovato casa.
Bellissimo articolo. Finalmente. Informato, intelligente e provocatorio.
Solo un dubbio resta da chiarire, se quello di Obama e vuoto pneumatico di prospettiva politica o se siamo noi che ci siamo abbituati toppo a presidenti dalle convinzioni forti ed espresse in parole semplici. Diciamo la verita, non ci rilasseremo fino a quando non ci daranno in pasto una formula di qualche riga in cui riassumere la « dottrina Obama ».
Di dottrina Obama, te ne do atto, non si vede nemmeno l’ombra. A meno che la dottrina Obama non consista proprio nella mancanza di dottrina. Il che potrebbe anche non essere un male, soprattutto dopo la sbronza neo con.
bho, diamogli un annetto ancora, diciamo pure che si era distratto con la riforma santiaria e la crisi economica. Ma non pensi che quattro cretinate dette al Cairo siano una politica mediorientale.
Beh Rocco, visto il finale del tuo commento, ci aspettiamo tutti di conoscere meglio le opinioni di un giovane partigiano a Beirut sulle quattro cretinate dette al Cairo dal marito della moglie dell’attuale presidente americano.
.. il capolavoro mediatico internazionale costruito su Obama, al momento, tiene duro e continua ad imporsi sulle perplessità relative alle sue strategie geopolitiche economiche.
Dopo un anno, considerate le fatiche che sta affrontando la sua riforma sanitaria ed i dati statistici che hai segnalato tu sull’articolo, sembra che almeno negli USA, la sua popolarità ed il suo appeal si stia leggermente sgonfiando.
Nel resto dell’Occidente ancora il mito tiene, forse perchè meno informato, oppure perchè i propri leader hanno comportamenti geopolitici economici internazionali peggiori, oppure deludenti per i soliti motivi.
Da semplice lettore di riviste internazionali (on-line) e non da economista credo che il suo appeal e quindi i rapporti Usa / resto dell’Occidente si mostreranno più chiari in seguito alla riforma finanziaria mondiale che il g8, o dovremmo più giustamente dire e senza sospetti di ipocrisie, gli Usa stanno preparando. Intanto tutto l’Occidente sta vendendo debito pubblico alla Cina, lasciando presagire che forse presto, tutti questi titoli di credito diventeranno carta straccia..
per carità del cielo, bellissime cretinate quelle del cairo, soprattutto in confronto a quelle del predecessore sembrava di sognare. ma visto che è il presidente dell’unica superpotenza e non un intellettuale forse è il caso che si doti di una politica oltre che di un pensiero. E in Medio Oriente che ci piaccia o no qualsiasi politica non puo’ che partire da un congelamento immediato della colonizzione israeliana a Gerusalemme Est e in Cisgiordania. Appena ci capisco qualcosa magari vi racconto di Beirut, per ora diluvia e non ho ancora trovato casa.