france france sans toi le monde serait seul…(d’annunzio)
come raggio di luce che scaccia la pallida monotonia
riportando trionfante il sole vivo di fuoco nuovo
occhio il cui sguardo su ogni cosa dona come per la prima volta
vita, colore, natura.
Cher Mischa,
il est des personnes qu’on n’ose critiquer tant on admire et respecte leur talent. Je te vois un peu comme ça après avoir lu tes articles sur le Tamarindo. Je me joins à ton fan club et je te félicite ! C’est un plaisir de te lire, merci !!
Pourtant aujourd’hui, je vais me permettre d’intervenir… humblement bien sur ! lol
J’avoue être surprise par ton sentiment de Paris en conclusion. Je ne contredirai pas l’idée que Paris éveille les sens ! Sensuelle et envoûtante oui bien sur, surtout au printemps quand la chaleur méditerranéenne monte en apportant de la bonne humeur aux parisiens ! mais tu conclus sur un Paris animal, ville de l’Amour charnel et bestial. Je ne partage pas cette idée, pour moi Paris est la ville de l’Amour romantique ! Paris nous inspire la romance et la poésie ! Elle est une beauté élégante et sophistiquée, peut être un peu hautaine, parfois amusante et excitante. Mais je ne la vois pas maîtresse de nos « instincts impatients ». J’attribuerais ce caractère à une ville d’Amérique Latine par exemple !! A Paris, on danse le cancan frivole et complice, pas la salsa ni le tango !
anch’io da parigi, tra sole e neve, amore e notti bianche, ammirando la fiamma olimpica spegnersi da una brasserie di trocadero, perché come disse un saggio, riferendosi al dalai lama, « un mec qui a du temps à perdre à discuter des heures avec richard gere, isabelle adjani ou séverine ferrer est forcement un con ». g
Letto tutto d’un fiato, quasi in apnea. Una descrizione profonda e « lussureggiante ». Chissenefrega di tutto il resto quando abbiamo la primavera e Parigi. « E non c’è nulla di più consolante che godersela ».
Mi hai fatto rivivere delle emozioni fortissime..
perchè la frenesia del lavoro mi impedisce di sognare anche solo per un attimo!
Divino, ti abbraccio forte!
beh,che dire!Ma che ti metti a fare teatro?!Vai dal primo giornalista che incontri chiedi un ingaggio!Sai che il tuo fratellino ignorantello piuttosto che leggere si farebbe una doccia!E ho letto con una voglia immensa questo tuo articolo così denso e interessate!Meraviglioso mio bel fratellone!Complimenti!
Il tuo analfabeta fratellino.
Spero che tu alla fine sia riuscito a soddisfarli, questi « animali » istinti – come li hai definiti. Io li trovo invece abbastanza umani. A parigi, poi, è fin troppo facile. Come andare a caccia allo zoo.
…Aspettando Parigi…che voglia!
I miei complimenti, un bacio
Il tuo stile é unico nonché inconfondibile…complimenti….
Come sei bravo….. Mi hai trasmesso i profumi e le immagini che vivi tutti i giorni…..
Ti ringrazio, perchè in questo momento un po’ così, mi hai risollevata…..
Grazie ancora…
Sensazioni ben più che condivise!
Never heard of « Les amants de Paris » di Edith Piaf,
o « Paris » de Jacques Brel?
… » et le premier rendez-vous à l’Ile Saint-Louis
et c’est Paris qui commence,
et le premier baisé volé au Tuileries et c’est Paris la chance,
Et le premier baisé reçu sous un portail et c’est Paris romance,
Et deux t^etes qui tournent en regardant Versailles et c’est Paris
la France! »…
Sono il tuo articolo in musicale.
Baci
france france sans toi le monde serait seul…(d’annunzio)
come raggio di luce che scaccia la pallida monotonia
riportando trionfante il sole vivo di fuoco nuovo
occhio il cui sguardo su ogni cosa dona come per la prima volta
vita, colore, natura.
Grazie Misa
Cher Mischa,
il est des personnes qu’on n’ose critiquer tant on admire et respecte leur talent. Je te vois un peu comme ça après avoir lu tes articles sur le Tamarindo. Je me joins à ton fan club et je te félicite ! C’est un plaisir de te lire, merci !!
Pourtant aujourd’hui, je vais me permettre d’intervenir… humblement bien sur ! lol
J’avoue être surprise par ton sentiment de Paris en conclusion. Je ne contredirai pas l’idée que Paris éveille les sens ! Sensuelle et envoûtante oui bien sur, surtout au printemps quand la chaleur méditerranéenne monte en apportant de la bonne humeur aux parisiens ! mais tu conclus sur un Paris animal, ville de l’Amour charnel et bestial. Je ne partage pas cette idée, pour moi Paris est la ville de l’Amour romantique ! Paris nous inspire la romance et la poésie ! Elle est une beauté élégante et sophistiquée, peut être un peu hautaine, parfois amusante et excitante. Mais je ne la vois pas maîtresse de nos « instincts impatients ». J’attribuerais ce caractère à une ville d’Amérique Latine par exemple !! A Paris, on danse le cancan frivole et complice, pas la salsa ni le tango !
anch’io da parigi, tra sole e neve, amore e notti bianche, ammirando la fiamma olimpica spegnersi da una brasserie di trocadero, perché come disse un saggio, riferendosi al dalai lama, « un mec qui a du temps à perdre à discuter des heures avec richard gere, isabelle adjani ou séverine ferrer est forcement un con ». g
…i ricordi tornano a galla.
La tua sensibilità e il tuo stile mi commuovono.
davvero le ostriche scarseggiano?e ora come facciamo le collane??
bellissimo articolo!
articolo fantastico!riesci benissimo a descrivere la matta bestialità » in ognuno di noi…però lo fai con poesia!
Bravo Tempestino!
Letto tutto d’un fiato, quasi in apnea. Una descrizione profonda e « lussureggiante ». Chissenefrega di tutto il resto quando abbiamo la primavera e Parigi. « E non c’è nulla di più consolante che godersela ».
Condivisione, commozione, gioia, bellezza, stile. Gratitudine per questo incantevole ed elegantissimo bouquet dipinto con rara abilità.
Mi hai fatto rivivere delle emozioni fortissime..
perchè la frenesia del lavoro mi impedisce di sognare anche solo per un attimo!
Divino, ti abbraccio forte!
beh,che dire!Ma che ti metti a fare teatro?!Vai dal primo giornalista che incontri chiedi un ingaggio!Sai che il tuo fratellino ignorantello piuttosto che leggere si farebbe una doccia!E ho letto con una voglia immensa questo tuo articolo così denso e interessate!Meraviglioso mio bel fratellone!Complimenti!
Il tuo analfabeta fratellino.
Davvero la primavera parigina evoca tanta sensualità?
E io che leggendo Simenon la immaginavo piovosa e freddolina…
Spero che tu alla fine sia riuscito a soddisfarli, questi « animali » istinti – come li hai definiti. Io li trovo invece abbastanza umani. A parigi, poi, è fin troppo facile. Come andare a caccia allo zoo.
un’Andrea Sperelli dei nostri giorni che vive e racconta il tram-tram parigino anzichè quello capitolino.-
Nulla è più indispensabile del superfluo.-
e come per ogni articolo…chapeau!
Andrea
Inebriante!
Grazie.