La Vasa, che bella nave! Pensa che figuraccia! Passo troppo lungo della gamba, eh?
Hanno fatto bene, dunque, i padri fondatori a scegliere la politica dei piccoli passi. In questo modo, ad ogni crisi politica europea è finora seguito un rilancio. Alla politica della sedia vuota francese degli anni ‘60 ha poi fatto seguito l’adesione di nuovi Stati (Regno Unito, Irlanda, Danimarca); dopo le difficoltà degli anni ‘80, Delors ha portato l’Europa a Maastricht.
Sarà così anche stavolta?
A mio parere, il problema è prima di tutto politico: ci vuole informazione sull’Europa, ci vuole politica, e ci vuole interesse. Ma non si tratta solo di frasi fatte, di cui molti (neocommissari compresi) si riempiono la bocca. A mio parere, per « avvicinare l’Europa ai cittadini », bisogna spiegare qual’è l’impatto concreto dell’Europa sui cittadini.
Quanti, per esempio, sono consapevoli del fatto che senza Comunità europea non avrebbero probabilmente un telefonino in tasca? E quanti studenti capiscono da dove trae origine l’erasmus, che fanno con tanto gusto? Per non parlare poi di quanti (pochi) hanno la consapevolezza del crollo dei prezzi dei biglietti aerei…
Avvicinare le istituzioni ai cittadini è giusto. Al contempo, occorre lavorare anche sull’informazione.
La Vasa, che bella nave! Pensa che figuraccia! Passo troppo lungo della gamba, eh?
Hanno fatto bene, dunque, i padri fondatori a scegliere la politica dei piccoli passi. In questo modo, ad ogni crisi politica europea è finora seguito un rilancio. Alla politica della sedia vuota francese degli anni ‘60 ha poi fatto seguito l’adesione di nuovi Stati (Regno Unito, Irlanda, Danimarca); dopo le difficoltà degli anni ‘80, Delors ha portato l’Europa a Maastricht.
Sarà così anche stavolta?
A mio parere, il problema è prima di tutto politico: ci vuole informazione sull’Europa, ci vuole politica, e ci vuole interesse. Ma non si tratta solo di frasi fatte, di cui molti (neocommissari compresi) si riempiono la bocca. A mio parere, per « avvicinare l’Europa ai cittadini », bisogna spiegare qual’è l’impatto concreto dell’Europa sui cittadini.
Quanti, per esempio, sono consapevoli del fatto che senza Comunità europea non avrebbero probabilmente un telefonino in tasca? E quanti studenti capiscono da dove trae origine l’erasmus, che fanno con tanto gusto? Per non parlare poi di quanti (pochi) hanno la consapevolezza del crollo dei prezzi dei biglietti aerei…
Avvicinare le istituzioni ai cittadini è giusto. Al contempo, occorre lavorare anche sull’informazione.