Ciao Riccardo,
hai perfettamente sfatato il mito e cliché di una Roma e Atene « completamente » omossessuali, come spesso e volentieri si sentiva ai banchi del liceo.
Parli di discriminazione: in che modo veniva messa in atto (se cosí si può dire) questa discriminazione al tempo degli antihi romani e greci? Come ancora avviene in Italia, come a Roma questo 8 settembre, quando un gruppo di ragazzi molto giovani hanno aggredito una coppia omossessuale di 28 anni, che camminava mano nella mano, prima con sputi e poi passando a pietre e bottiglie, al grido « via i froci dall’Italia ». E non in un qualche sobborgo pericoloso… ma in centro vicino al Colosseo.
Caro Andrea,
sui fatti dell’8 settembre mi unisco al tuo sdegno.Sono atti gravissimi e se li dobbiamo paragonare al mondo greco-romano hanno l’aggravante di essere avvenuti 2500 anni dopo… e teoricamente la civiltà dovrebbe essere andata avanti, anche se azioni del genere dimostrano il contrario.
Riguardo alla tua domanda, cercherò di darti una risposta sintetica.In realtà nelle fonti non abbiamo testimonianze di azioni violente contro chi praticava l’omosessualità.La discriminazione di cui parlo è sostanzialmente « sociale » e rendeva impossibile ottenere cariche politiche o pubbliche. A parte l’esempio di Cesare, gli uomini più importanti a Roma ammettevano gusti non eterosessuali; però afferamavano di essere « attivi ».I « passivi » dichiarati erano schiavi o attori di basso livello: erano i « bassi fondi dell’antichità ».
Non risultano violenze fisiche(a differenza di alcuni fatti dell’Italia di oggi); si trattava di violenze sociali, comunque importanti per gli antichi che erano legati allo « shame culture ».
Bisogna, però, anche ricordare che la società antica era comunque molto violenta. Tiberio e Caio Gracco, uccisi nel secondo secolo a.c., erano la regola. Non l’eccezione come John e Robert Kennedy.
Caro Riccardo,
siccome l’informazione mi ha incuriosito, ti volevo chiedere quale fonte testimonia la relazione omosessuale tra Cesare e Ottaviano. Grazie e ciao.
in primo luogo perdona il ritardo con cui ho letto la tua domanda. Allora su Cesare e Nicomede la fonte principale è Svetonio. Anche Plutarco ne parla. Sul rapporto tra Ottaviano e Cesare, dato che la censura vigeva già allora, le informazioni dirette sono per lo più allusive (Tacito e l’Historia Augusta). Ottaviano aveva attuato una vera e propria restaurazione moraleggiante che si rifaceva al mos maiorum: saperlo tra le braccia di Cesare non sarebbe stato il massimo; una situazione simile a quella del senatore dell’UDC trovato in mezzo ai festini. Predichi bene, ma nella pratica…
Questa allusività delle fonti è stata però presa per vera da tutti i massimi studiosi del mondo antico: Luciano Canfora, Eva Canterella e Augusto Fraschetti. E, secondo me, non a torto: vero è che c’era una lontanissima parentela tra i due -in realtà più lontana di quel che si credeva una volta, però in fin dei conti chi era ’sto Ottaviano per beccarsi una grandissima fetta del patrimonio di Cesare-che è stato lo strumento con cui egli raggiunse il potere. Cesare aveva parenti molto più vicin di Ottaviano e poi, politicamente, c’era Antonio che sarebbe stato l’erede naturale della politica dei populares. In più Ottaviano era un ragazzino e a Cesare è assodato che gli piacessero… sinceramente mi pare giusta l’interpretazione degli studiosi che ti ho citato.
In effetti ero rimasto spiazzato dalla notizia proprio perché, come lo hai ricordato ai lettori, ripensavo alle politiche moraleggianti e tradizionaliste che Ottaviano avrebbe portato avanti qualche anno più tardi, quando sarebbe salito al potere. E se la memoria non mi tradisce sarebbero stati regolati severamente anche i matrimoni e i costumi sessuali.
Buono a sapersi. Tanto più perché si tratta di una informazione poco nota: non ne avevo mai sentito parlare né durante i miei corsi universitari, né l\’avevo letta sui libri di testo, forse perché per la storiografia ufficiale si tratta di una informazione di secondaria importanza. Io invece trovo che non si tratti di una semplice spigolatura da \ »Forse non tutti sanno che…\ » della Settimana Enigmistica, ma che sia una nozione assolutamente degna di nota – sia che essa sia provata inconfutabilmente, sia che si tratti di una supposizione molto plausibile.
Di niente! è un tema veramente affascinante, secondo me.
Ottaviano ha assunto una figura così conservatrice solo per puro interesse politico e voglia di consolidare il proprio potere. Ed era stato lungimirante: dopo 50 anni di guerre civile ha capito che quello che voleva la gente era finalmente un po’ di pace e restaurazione di vecchie tradizioni. Del resto la parte trasgressiva era già stata ricoperta dall’ amico-nemico Antonio.Tuttavia, relazione o meno con Cesare, pare nella prassi Augusto fosse bene poco morale… Cfr. soprattutto Svetonio!
Un abbraccio
Articolo interessantissimo, Riccardo… non vedo l’ora di leggere i tuoi prossimi pezzi. Intanto benvenuto! A presto caro
Roberto
grazie, molto intressante il tema che hai scelto di sviluppare.
V
Per Roberto e Vincenzo, vi ringrazio molto.spero, se non altro, di aver stimolato un certo interesse al riguardo.
a presto
Ciao Riccardo,
hai perfettamente sfatato il mito e cliché di una Roma e Atene « completamente » omossessuali, come spesso e volentieri si sentiva ai banchi del liceo.
Parli di discriminazione: in che modo veniva messa in atto (se cosí si può dire) questa discriminazione al tempo degli antihi romani e greci? Come ancora avviene in Italia, come a Roma questo 8 settembre, quando un gruppo di ragazzi molto giovani hanno aggredito una coppia omossessuale di 28 anni, che camminava mano nella mano, prima con sputi e poi passando a pietre e bottiglie, al grido « via i froci dall’Italia ». E non in un qualche sobborgo pericoloso… ma in centro vicino al Colosseo.
Questa Italia, patria della (in)civilità.
Un eufemismo, ovviamente.
Caro Andrea,
sui fatti dell’8 settembre mi unisco al tuo sdegno.Sono atti gravissimi e se li dobbiamo paragonare al mondo greco-romano hanno l’aggravante di essere avvenuti 2500 anni dopo… e teoricamente la civiltà dovrebbe essere andata avanti, anche se azioni del genere dimostrano il contrario.
Riguardo alla tua domanda, cercherò di darti una risposta sintetica.In realtà nelle fonti non abbiamo testimonianze di azioni violente contro chi praticava l’omosessualità.La discriminazione di cui parlo è sostanzialmente « sociale » e rendeva impossibile ottenere cariche politiche o pubbliche. A parte l’esempio di Cesare, gli uomini più importanti a Roma ammettevano gusti non eterosessuali; però afferamavano di essere « attivi ».I « passivi » dichiarati erano schiavi o attori di basso livello: erano i « bassi fondi dell’antichità ».
Non risultano violenze fisiche(a differenza di alcuni fatti dell’Italia di oggi); si trattava di violenze sociali, comunque importanti per gli antichi che erano legati allo « shame culture ».
Bisogna, però, anche ricordare che la società antica era comunque molto violenta. Tiberio e Caio Gracco, uccisi nel secondo secolo a.c., erano la regola. Non l’eccezione come John e Robert Kennedy.
Caro Riccardo,
siccome l’informazione mi ha incuriosito, ti volevo chiedere quale fonte testimonia la relazione omosessuale tra Cesare e Ottaviano. Grazie e ciao.
Maurice
Caro Maurice,
in primo luogo perdona il ritardo con cui ho letto la tua domanda. Allora su Cesare e Nicomede la fonte principale è Svetonio. Anche Plutarco ne parla. Sul rapporto tra Ottaviano e Cesare, dato che la censura vigeva già allora, le informazioni dirette sono per lo più allusive (Tacito e l’Historia Augusta). Ottaviano aveva attuato una vera e propria restaurazione moraleggiante che si rifaceva al mos maiorum: saperlo tra le braccia di Cesare non sarebbe stato il massimo; una situazione simile a quella del senatore dell’UDC trovato in mezzo ai festini. Predichi bene, ma nella pratica…
Questa allusività delle fonti è stata però presa per vera da tutti i massimi studiosi del mondo antico: Luciano Canfora, Eva Canterella e Augusto Fraschetti. E, secondo me, non a torto: vero è che c’era una lontanissima parentela tra i due -in realtà più lontana di quel che si credeva una volta, però in fin dei conti chi era ’sto Ottaviano per beccarsi una grandissima fetta del patrimonio di Cesare-che è stato lo strumento con cui egli raggiunse il potere. Cesare aveva parenti molto più vicin di Ottaviano e poi, politicamente, c’era Antonio che sarebbe stato l’erede naturale della politica dei populares. In più Ottaviano era un ragazzino e a Cesare è assodato che gli piacessero… sinceramente mi pare giusta l’interpretazione degli studiosi che ti ho citato.
Caro Riccardo, ti ringrazio per la precisazione.
In effetti ero rimasto spiazzato dalla notizia proprio perché, come lo hai ricordato ai lettori, ripensavo alle politiche moraleggianti e tradizionaliste che Ottaviano avrebbe portato avanti qualche anno più tardi, quando sarebbe salito al potere. E se la memoria non mi tradisce sarebbero stati regolati severamente anche i matrimoni e i costumi sessuali.
Buono a sapersi. Tanto più perché si tratta di una informazione poco nota: non ne avevo mai sentito parlare né durante i miei corsi universitari, né l\’avevo letta sui libri di testo, forse perché per la storiografia ufficiale si tratta di una informazione di secondaria importanza. Io invece trovo che non si tratti di una semplice spigolatura da \ »Forse non tutti sanno che…\ » della Settimana Enigmistica, ma che sia una nozione assolutamente degna di nota – sia che essa sia provata inconfutabilmente, sia che si tratti di una supposizione molto plausibile.
Kiss Kiss,
Ringo
Di niente! è un tema veramente affascinante, secondo me.
Ottaviano ha assunto una figura così conservatrice solo per puro interesse politico e voglia di consolidare il proprio potere. Ed era stato lungimirante: dopo 50 anni di guerre civile ha capito che quello che voleva la gente era finalmente un po’ di pace e restaurazione di vecchie tradizioni. Del resto la parte trasgressiva era già stata ricoperta dall’ amico-nemico Antonio.Tuttavia, relazione o meno con Cesare, pare nella prassi Augusto fosse bene poco morale… Cfr. soprattutto Svetonio!
Un abbraccio
Riccardo