Kim Alexander, prostate presidente del gruppo per i diritti degli elettori California Voter Foundation, click ha detto che “quest’anno, il voto su carta ha eclissato quello elettronico, e lo considero un passo in avanti ”. In California, culla dell’industria dei computer, la maggior parte degli elettori utilizzerà carta ed inchiostro per il voto alle prossime presidenziali del 4 novembre. Brasile e India, invece, hanno diffuso la tecnologia di voto elettronico dall’Amazzonia all’Himalaya. Negli Stati Uniti nel 2000, un fiasco nei ballottaggi in Florida ritardò di 35 giorni i risultati elettorali. Mentre in Brasile nel 2006, 130 milioni di voti sono stati scrutinati nel giro di due ore e mezza. Ebbene si: situazione paradossale ma questo è il quadro di come si vota nel mondo.“Abbiamo ritirato le schede da perforare, che si sono dimostrate una cattivo sistema di voto”, dice Charles Stewart, a capo del settore politica e scienza del Massachusetts Institute of Technology e membro del Caltech/MIT Voting Technology Project. “Stiamo anche ritirando le macchine a levetta meccanica che a loro volta si sono dimostrate un sistema inefficiente. Gli elettori che hanno usato questi due sistemi sono stati tra il 40 e 50% dell’elettorato nel 2000.” Le schede da perforare sviluppate negli anni Sessanta sono state al centro del celebre riconteggio in Florida nel 2000 concluso con la vittoria del repubblicano George W. Bush sul democratico Al Gore. Un incubo che ha spinto verso sistemi elettronici di voto, ma una miriade di guasti ed errori nel sistema di sicurezza nel 2004 hanno macchiato la reputazione anche di quest’ultima soluzione. Alcuni stati hanno aggiornato i loro sistemi elettronici e a Novembre ventiquattro di questi voteranno con sistema elettronico o macchine a levetta meccanica. Molti, però, hanno rinunciato agli apparecchi tornando alla carta, investendo in lettori ottici per lo scrutinio delle schede. La maggior parte degli elettori in California, per esempio, userà inchiostro e fogli inserendo le schede in uno scanner ottico, dando al voto l’affidabilità del percorso tradizionale. La difficoltà di un sistema uniforme? Ogni Stato decide autonomamente la modalità di voto e, molto spesso, il tutto si conclude con una grande confusione…
Intanto la Florida ha già votato e tutte le schede sono state messe in enormi scatoloni che verranno aperti la sera del quattro novembre…brogli elettorali in arrivo? Staremo a vedere!
Ma vi ricordate che sballo quando durante il riconteggio del 2000 Fidel Castro si offriva di mandare osservatori elettorali negli Stati Uniti?
E allora viva il ritorno dello scatolone, speriamo seguito a breve dal telefono con la rotella, dai bastoni da passeggio, dagli orologi a cucu…
Loreto impagliato e il busto d’Alfieri, di Napoleone,
i fiori in cornice (le buone cose di pessimo gusto!)
il caminetto un po’ tetro, le scatole senza confetti,
i frutti di marmo protetti dalle campane di vetro
un qualche raro balocco, gli scrigni fatti di valve,
gli oggetti col mònito, salve, ricordo, le noci di cocco,
(Gozzano, L’amica di nonna Speranza)
Che il vintage non sia una moda bensì il sintomo piu precoce di una rassicurante regressione della civiltà occidentale?