I grandi movimenti. Europa: il Nouveau Réalisme dal 1960 al 1970
Pubblicato in Dossier, Segnalazioni
di Alessandra Denza
Fu il critico francese Pierre Restany (1930-2003) a fondare questo movimento il 27 ottobre 1960, tadalafil presso l’abitazione parigina dell’artista Yves Klein (1928-1962), diagnosis e a far crescere l’interesse attraverso numerosi interventi, saggi, mostre, provocazioni intellettuali.
Nel 1959, durante la prima Biennale di Parigi, Restany individua – nelle proposte monocrome di Yves Klein, nelle macchine semoventi di Jean Tinguely e nei manifesti lacerati di Raymond Hains – una denominatore comune la capacità di appropiarsi della dilagante e implacabile civiltà industriale. Il 16 aprile 1960 pubblica il Primo Manifesto del Nouveau Réalisme, in occasione dell’esposizione di Arman, Dufrène, Hains, Klein Tinguly e de la Villeglé che ha luogo nel maggio successivo alla galleria Apollinaire di Milano.
Dopo la fondazione del movimento al gruppo si aggiungeranno Daniel Spoerri, Martial Raysse, César Baldaccini, Mimmo Rotella, Niki de Saint-Phale, Cristo e Gérard Deschamps.
Questi artisti si orientano verso una poetica degli oggetti e dei materiali desunti dalla realtà, anche quella più banale. Rifiutando le arti pittoriche, i nuovi realisti si dedicano a operazioni che si accostano alla scultura in termini provocatori e che meglio si possono definire con il termine di assemblage, coniato proprio per indicare queste sperimentazioni di collage tridimensionale. Le opere dei Nouveaux Réalistes sono, infatti, costruite per accumulazione, compressione e inscatolamento degli oggetti più diversi in strutture di plexiglas. Gli oggetti sono ripresi nel loro significato primario di elementi d’uso quotidiano, di rifiuti, anche ingombranti e nocivi, con un atteggiamento che rivela molte affinità con la ricerca della Pop Art americana. Gli artisti del Nouveau Réalisme esprimono un messaggio solo in parte ironico e dissacrante, ma percorso, in realtà, da un dramma più intenso che deriva dal senso di disperazione impotente nei confronti della società del consumismo e del benessere individuale. Al tempo stesso si dà maggiore significato al gesto e all’intenzione dell’artista, a cui si riconosce un ruolo sia fisico che intellettuale: è la sua azione il vero evento artistico, non tanto l’oggetto esposto.
Restany compì questo grande passo insieme ad Yves Klein, artista di grande influenza e concetto – a volte considerato un visionario (come nel salto nel vuoto) e il lancio di oro nella Senna. Klein fu sprone per numerosi artisti come anche per critici e collezionisti. Le sue opere sono i monocromi oro, rosa o blu. Precisamente l’IKB: International Klein Blue, colore registrato ed inutilizzabile se non per le sue opere. Celebri anche le sue Anthropometries figure antropomorfe, ossia impressioni sulla tela del corpo di modelle dipinte di colore blu. Suo grande amico fu Piero Manzoni che si ispirò ai monochromes di Klein per realizzare i suoi Achromes. È un periodo molto attivo sia negli States che in Europa. In Italia Manzoni è affiancato a Lucio Fontana e Alberto Burri.
Nel 1961, Restany fondò con Jeannine de Goldschmidt la galleria J, per consentire ai Nouveau Réalistes di portare avanti la loro ricerca. In occasione di una mostra collettiva presso questa galleria, nel maggio 1961, Restany redige il Secondo Manifesto del Nouveau Réalisme, dal significativo titolo À 40° au dessus de dada (A quaranta gradi sopra Dada). Nel luglio 1961 si inaugurò il primo festival del Nouveau Réalisme a Nizza.
Restany organizzò anche la mostra Le Nouveau Réalisme à Paris et à New York alla galleria Rive Droite di Jean Larcade, che gli consentì di stabilire delle relazioni tra gli artisti francesi e americani (Robert Rauscenberg e JasperJohns)
Nella città di Milano il critico Restany trovò la seconda patria e proprio nel capoluogo lombardo venne festeggiato nel 1970 il decennale del movimento. In quell’occasione i membri ne decretano la morte, ma in seguito continueranno a operare nel medesimo modo producendo opere di grande importanza in termini qualitativi e concettuali.
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Per gli interessati ad approfondire, a Milano è ora in corso la mostra Il Nouveau Réalisme dal 1970 ad oggi – Omaggio a Pierre Restany, allestita presso il PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea), curata da Renato Barilli e aperta fino al 1 febbraio 2009, in cui il comune di Milano dedica un ampio spazio espositivo alle opere di artisti come Klein, César, Arman, Descamps, Spoerri, Hains, Dufrène e Rotella, membri del Nouveau Réalisme. Catalogo Silvana editoriale.
PAC, Padiglione d’Arte Contemporanea Via Palestro 14 – 2021 Milano
Lun 14.30-19.30; Mar-Dom 09.30-19.30; Gio fino le 23.30
www.comune.milano.it/pac
http://www.comune.milano.it/dseserver/WebCity/documenti.nsf/d38e0f65f96d36fc0125690e00465e37/2e851dbe26a511b0c12574f10061a5a6?OpenDocument
Yves Klein, opere ed immagini dell’epoca – http://www.youtube.com/watch?v=h0bG_IineDg
Performance – http://www.youtube.com/watch?v=gnCUYACM8F0&feature=related
IKB http://it.wikipedia.org/wiki/International_Klein_Blue