Alessandro Berni
nacque in Toscana alla fine degli anni ‘970, morì chissà dove il 16 Gennaio 2108. Formatosi durante l’era del libro cominciò a far sentire la sua voce attraverso diversi teatri d’Europa ed il sito internet thetamarind.eu già prima della Grande Tenebra. Sopravvisse al morbo OS rifugiandosi dentro un sotterraneo dell’ala est della biblioteca François Mitterand di Parigi. Il mito racconta che durante gli anni di pandemia non esitò a nutrirsi unicamente di pergamene di carta pecora del ventesimo secolo avanti Galileo Galilei. Si trasferì in seguito presso un giardino pensile di una comunità hippy a New York, dove venne colpito da tre fulmini durante un rito propiziatorio dedicato alla dea Astarte. A seguito di questo incidente, le ossa gli si rimpicciolirono clamorosamente dentro tutto il corpo e dopo due mesi di coma e deliri si risvegliò più basso di 160 cm. oltre che completamente glabro. Le calvizie, la statura lillipuziana insieme al suo noto scetticismo nei confronti dell’esistenza di forme intelligenti extraterrestri gli permisero di venire scelto come primo uomo in visita d’onore presso il pianeta Trafalmadore, globo governato da esseri di colore blu, alti due mele e poco più. Da là, inviò ebdomadariamente lettere al pianeta Terra. La collezione di tutti i suoi pensieri è raccolta nell’antologia intitolata “Sulla luna non si può giocare a bocce”. Vice-sindaco della Via Lattea dal 2081 al 2101, si dimise per ritirarsi con 40 vergini in un asteroide dalle coordinate tempo-spaziali sconosciute. Qui, scoprì che il primo passo verso la beatitudine è la castrazione, in seguito fondò una cover band dedicata a Farinelli ed incise un album che venne scelto da ogni religione come colonna sonora di ogni inferno. Si racconta che con uno starnuto perse il naso quindi perì per diventar leggenda alla vigilia del concerto d’addio alla musica del clone giallo di Michael Jackson, suo caro amico d’infanzia.
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