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Via Padova: una rivolta d’integrati

1 marzo 2010
Pubblicato in Attualità
di Shady Hamadi

La rivolta degli egiziani di quel sabato notte non era questione d’integrazione. Per esperienza personale e per il mio vissuto, diagnosis posso tranquillamente affermare che gli egiziani in Italia non hanno nulla da invidiare ai nostri magut, sale “muratori’” bergamaschi famosi per la loro indole lavoratrice. Uno dei motivi della protesta degli egiziani è stato vedere il corpo del ragazzo ucciso “egiziano anche lui” di nome Aziz, lasciato per la bellezza di 3 ore su un marciapiede per permettere i rilevamenti delle forze dell’ordine. Un secondo motivo che ha fatto scaturire la rivolta è stato il futile motivo per cui è stato ucciso il ragazzo. Gli stessi egiziani che abitano in via Padova in quell’istante hanno sentito l’insicurezza e la fragilità della vita vedendo quel ragazzo loro compaesano morto a terra solo perché aveva pestato per sbaglio il piede di un ragazzo di queste famose bande latine. Ora: gli atti compiuti dagli egiziani non sono assolutamente giustificabili. Non è giustificabile la distruzione di negozi e di macchine solo perché i proprietari sono colpevoli di essere della stessa nazionalità degli assassini di Aziz. Quegli atti vandalici, ai quali per altro non hanno partecipato i famigliari della vittima perché consapevoli del cattivo significato di quelle azioni, hanno rafforzato solo l’idea dei cittadini Italiani di via Padova che gli immigrati sono padroni del territorio e non integrati… nulla di più sbagliato. La polizia ha subito arrestato 4 clandestini di nazionalità egiziana, accertando l’identità di altri 37 che avevano partecipato alla rivolta. E se poi parliamo d’integrazione… beh la maggior parte di quegli egiziani che hanno partecipato alla rivolta vivono in via Padova in appartamenti affittati da italiani, spesso con altre 6 o 7 persone di varie nazionalità con cui dividere la casa. Eppure tutta questa gente la mattina ci saluta quando usciamo dalle nostre case perché portano i sacchi dell’immondizia, e in quel momento non ci fanno paura. Ci portano la pizza a casa spesso o andiamo noi nelle loro pizzerie, li salutiamo, diventiamo anche loro clienti fissi: in quel momento non sono forse integrati? Li vediamo parte della nostra società solo quando lavorano? Invece quando sono fuori dai phone center, i nostri stessi egiziani che puliscono il condominio, intenti a fumare per strada e scherzare ad alta voce, allora non sono più integrati? Ne abbiamo paura. Hanno il controllo del territorio di via Padova? Sì, quello che va dai bidoni condominiali della nettezza urbana ai camion delle aziende di smaltimento rifiuti. La rivolta che abbiamo visto è stata una battaglia tra poveri e certo hanno sbagliato e devono pagare perché viviamo in uno stato di legalità e ordine ma soprattutto siamo e stiamo diventando sempre di più una società multietnica. Spero che gli assassini di Aziz paghino anche loro insieme a chi ha causato disordini quel sabato notte…



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