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Il Mediterraneo dei giovani si incontra a Istanbul

9 luglio 2012
Pubblicato in Attualità, Primo Piano
di Lorenzo Kihlgren Grandi

Dal 28 giugno al primo luglio si è svolto a Istanbul il primo degli incontri preparatori che la Fondazione Anna Lindh ha organizzato in vista del Forum sul dialogo che avrà luogo a Marsiglia nell’aprile dell’anno prossimo. Poco nota ai non addetti ai lavori, pharmacy l’Anna Lindh, salve fondata nel 2005 ad Alessandria d’Egitto su iniziativa dell’Unione Europea, ask ha saputo rapidamente diventare uno dei principale motori della cooperazione culturale euro-mediterranea, forte di una rete di oltre 2000 organizzazioni partner, tra le quali Il Tamarindo.

L’incontro, ospitato nell’elegante quartiere di Beyoglu, ha visto la partecipazione di 45 rappresentanti delle organizzazioni giovanili euro-mediterranee maggiormente attive nei campi delle “4 D”: democracy, diversity, dialogue and development. In un periodo in cui le relazioni tra i Paesi sono fortemente influenzate dalla crisi economica globale, i partecipanti sono stati chiamati ad elaborare possibili soluzioni per arginare la sfiducia e la forte preoccupazione dei giovani verso un futuro dai contorni quantomeno incerti. Numerosi i progetti presentati nel corso di questa tre giorni di lavoro, tra i quali hanno ottenuto particolare attenzione la messa in rete dei centri culturali giovanili, la creazione di meccanismi di sostegno all’imprenditoria sociale, lo sviluppo di piattaforme per il crowdsourcing dei progetti culturali e creativi, il potenziamento dei mezzi di diffusione delle buone pratiche nel campo del dialogo interculturale.

L’incontro ha visto la partecipazione dell’ambasciatore francese Serge Telle, che al termine del proprio discorso ha saputo sottrarsi, tuttavia non senza un certo imbarazzo, alle domande sul coinvolgimento francese nei processi politici dei governi Bouteflika e Ben Ali. Il convegno si è concluso con una cena organizzata nella sede di rappresentanza del Ministero degli Affari Esteri turco, magnifico edificio in stile eclettico affacciato sul Bosforo.

La scelta di Istanbul quale sede di tale incontro è carica di significato. Forte il desiderio degli organizzatori locali di mostrare ai partecipanti il volto di una Istanbul giovane, moderna, cosmopolita e proiettata con ottimismo verso un futuro tanto europeo quanto mediterraneo e mediorientale.

La sfida di questa e di tante altre iniziative incentrate sul dialogo euro-mediterraneo appare ancora più attuale in un periodo in cui l’Europa affronta gravi difficoltà politiche ed economiche. Tra un’Europa in crisi di autorevolezza e un Mediterraneo tutto da costruire, la Turchia pare aver già fatto la sua scelta.



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