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Energia e arte nelle opere di Jacopo Cascella

8 giugno 2011
Pubblicato in Segnalazioni
di Luigi Galimberti Faussone

“[...] ce besoin de croître, cheap de souffrir et de vivre, cheap cette obstination à mener la course sans qu’il n’y ait aucune bonne raison apparente de le faire.
L’énergie, medical cette faculté de se précipiter dans l’inconnu.”
Sylvain Tesson in Éloge de l’énergie vagabonde, 2007.

Un uomo in golfino violetto e blue jeans, che guarda se stesso e la sua opera in cui le sfide globali — energetiche, ecologiche e filosofiche — sono affrontate con il coraggio dell’artista che innova senza distruggere. I “Monumenti Eolici”, ideati da Jacopo Cascella, nascono dallo sforzo di coniugare arte e tecnica: esse sono, difatti, pale eoliche concepite come sculture.

Il vento è oggi considerato una fonte di energia alternativa e pulita, da cui deriva circa il 2% della produzione totale energetica in Italia. Tuttavia, l’installazione di pale eoliche è fortemente osteggiata a più livelli. Ad esempio, sul piano politico-mediatico-artistico, è sufficiente pensare al curatore del “Padiglione Italia” della 54° edizione della Biennale d’arte di Venezia, Vittorio Sgarbi, che in più occasioni ha denunciato la diffusione dei campi eolici in Italia come una piaga ambientale e addirittura morale, definendola uno stupro del paesaggio.

Lasciate da parte in quest’articolo le pur fondamentali argomentazioni di tipo economico e politico relative alla composizione attuale e futura del paniere energetico italiano, l’introduzione dell’eolico in Italia è messa in discussione per il suo impatto estetico. La necessità di differenziare l’approvvigionamento energetico viene pertanto a confliggere con le esigenze di tutela paesaggistica. Né tecnici né politici hanno saputo e sapranno giungere a una soluzione di cui la collettività potrà beneficiare. Invece, l’artista solo, mediatore tra l’umano e il divino, può unire l’utile al bello.

Da un lato, la produzione di pale eoliche, studiate per essere in armonia con l’ambiente che le ospita, diminuisce la sensazione di “corpo estraneo” che producono sul paesaggio. Dall’altro, questi monumenti possono attrarre il pubblico ed educarlo a riconsiderare il suo rapporto con la natura in cui esso vive. L’uomo non si fermerà nella sua corsa verso il progresso, che richiederà un sempre maggiore apporto di energia. Non si può ignorare che il consumismo dell’umanità si riverberi nel consumo della natura e delle sue risorse. Ciò che si può fare è migliorare la qualità estetica e ambientale della produzione energetica. Il “Monumento Eolico” porta all’uomo quello che è della natura: l’energia. Il “Monumento Eolico” offre alla natura quello che è dell’uomo: l’arte.

Jacopo Cascella è nato a Carrara nel 1972. Vive e lavora a Fivizzano (MS).

Una selezione di opere di Jacopo Cascella è esposta fino al 31 luglio 2011 presso:
Centro Italo-Tedesco Villa Vigoni
Via G. Vigoni, 1
I – 22017 Loveno di Menaggio (Como)
0039-0344-361-11
www.villavigoni.eu



204 Responses to “Energia e arte nelle opere di Jacopo Cascella”

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