Il messaggio dei giovani iraniani
Di Lorenzo Kihlgren • 6 giu 2009 • Categoria:Segnalazioni • Nessun commentoI giovani iraniani hanno più volte dato prova al mondo intero del proprio coraggioso idealismo, del generoso amore per il proprio Paese, del sincero attaccamento a molti dei valori delle società democratiche per i quali in Occidente ormai ben pochi loro coetanei darebbero non dico la vita, ma forse neanche un po’ del proprio tempo libero.
Sono rimasto molto colpito da questo video, una “foto di gruppo” di giovani iraniani in 25 città nel mondo che incitano i propri connazionali a votare alle presidenziali del prossimo 12 giugno. La partecipazione elettorale sta molto a cuore ai riformisti iraniani: non è un mistero che fu proprio l’astensionismo dei giovani, delusi dagli insuccessi delle due presidenze Khatami, una delle principali cause della vittoria dell’attuale presidente, il conservatore Ahmadinejad, alle elezioni del 2005.
Avevo già deciso di andare a votare, ora lo farò con ancora maggiore convinzione. Non certo sperando di ribaltare con il mio voto i risultati, ma per la consapevolezza di esercitare il diritto, ma anche il dovere, di ogni cittadino che tenga alla natura rappresentativa degli organi elettivi - locali, nazionali od europei che possano essere.
Lorenzo Kihlgren può essere facilmente incrociato nella stessa settimana in tre Stati diversi per una serie di impegni molto seri (studi, stage, esami, lavoro) che è abilissimo a procurarsi. Le città del suo cuore restano comunque Milano, Bologna, Parigi, Teheran e, da qualche tempo, Londra. Lorenzo è il fondatore del Tamarindo, che ha chiamato così in onore di alcuni semi di quest'albero raccolti in Thailandia e divenuti ora delle belle piantine, nonostante il clima poco adatto della Penisola: da questo episodio ha (con notevole astrazione) dedotto che l'Italia, nonostante le apparenze, è il luogo migliore per realizzare i propri sogni, botanici o giornalistici che siano.
| Tutti gli articoli di Lorenzo Kihlgren