Dall’Everest alle Maldive
Di Laura Zunica • 17 dic 2009 • Categoria:Eventi • Nessun commentoQuesta settimana i leader mondiali si trovano a Copenaghen per confrontarsi finalmente sui gravi danni ambientali arrecati al pianeta dall’uomo e cercare di elaborare soluzioni ragionevoli ed efficaci per evitare la distruzione dell’intero ecosistema mondiale. (http://en.cop15.dk/)
Uno dei punti di maggiore rilievo riguarda le emissioni di carbonio (CO2) che supera le soglie entro le quali il pianeta ha ancora la possibilità di respirare, 350 ppm. A riguardo mesi fa ci furono movimenti e manifestazioni in tutto il mondo per richiamare l’attenzione sul problema (www.350.org/).
Altre campagne, come Hopenagen (www.hopenhagen.org), stanno cercando di richiamare l’attenzione dei partecipanti al summit per ricordare loro che in questi pochi giorni di dicembre saranno prese scelte decisive per evitare eco-disastri che sono ormai alle porte e rischiano di devastare il pianeta terra.
Due episodi interessanti sono avvenuti nelle scorse settimane, sempre con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sull’importanza di fare le scelte giuste durante il summit di Copenaghen, perché i rischi che sta correndo il nostro pianeta non sono qualcosa di lontano e immaginario ma sono una spada di Damocle che pende sulla testa del nostro pianeta.
Il primo avviene in Nepal: il Consiglio dei Ministri si è riunito per circa un’ora sulla cima del monte Everest a Kala Patthar (più di 5.200 metri di altitudine). Ventitré i ministri che hanno partecipato al consiglio presieduto dal premier Madhav Kumar. È all’ordine del giorno la sensibilizzazione riguardo ai danni ambientali arrecati dall’inquinamento globale, e l’importanza della tutela dell’ambiente, per il Nepal e per il mondo intero. Ed è cosi che viene approvata dal Consiglio dei Ministri la Dichiarazione dell’Everest contenente la richiesta del Nepal rivolta a tutte le nazioni più sviluppate di impegnarsi a ridurre urgentemente e a breve termine l’intensità delle emissioni di gas nocivi. Il consiglio ha inoltre deciso, come gesto simbolico d’impegno alla salvaguardia dell’ambiente, di aprire un terzo parco nazionale, Banke National Park, oltre ai due già esistenti.
Non solo dalle alture del Nepal si mandano appelli per il summit di Copenaghen: dalla cima dell’Everest si arriva fino al mare. Anzi, sotto il mare: anche il Consiglio dei Ministri delle Maldive presieduto da Mohamed Nasheed, si è riunito poco tempo dopo per lanciare un appello riguardo alle gravi minacce dei cambiamenti climatici, e la riunione è avvenuta sul fondale marino, nei pressi della capitale Malé. La scelta subacquea è dovuta al fatto che, se queste insane emissioni di CO2 non tornano sotto le soglie minime, sotto al mare è esattamente dove tutta la popolazione delle Maldive si troverà in pochi anni, e in tal caso sarà cosi che i Consigli dei Ministri dovranno avere luogo. Anche in fondo al mare è stata firmata una dichiarazione inoltrata alla conferenza di Copenaghen.
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Laura Zunica Nonostante gli studi di legge e diritto internazionale ho scelto di intraprendere la strada dello sviluppo sociale. Nata a Milano nel 1985, ho vissuto a Parigi e poi al Cairo, dove mi trovo tuttora. Probabilmente neanche questa sarà l’ultima tappa del mio percorso: molta è la sete di vedere posti nuovi e conoscere nuove culture e nuove persone. Ho fatto parte di molte ONG e Organizzazioni Internazionali, dove ho ricoperto ruoli di rilievo (tra le quali CISV International, Amnesty International, Non Violence XXI, UNIFEM Egypt). Adoro conoscere nuove persone e ascoltare le storie affascinanti della loro vita. Amante di esperimenti culinari, spesso mi cimento in intrepide iniziative, che purtroppo qualche volta si rivelano disastri. Ma com’è risaputo, sbagliando s’impara, quindi sbagliare mi fa molto piacere. “Kon gamilan tara el wogood gamilan” è la frase che racchiude tutti i miei credo: “be beautiful and everything will be beautiful” (se tradotto in italiano il significato sarebbe rimasto lost in translation).
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