Con entusiasmo l’Associazione Culturale “Orsa Minore” accoglie l’invito a curare la sezione del giornale culturale Il Tamarindo dedicata al teatro.
L’aver riservato uno spazio all’attività teatrale sottolinea il riconoscimento, non scontato, dell’importanza di una disciplina con cui rapportarsi è da sempre naturale per l’essere umano, non solo come spettatore, in quanto la teatralità, nell’accezione più ampia del termine, è per l’uomo un’esigenza primaria e necessaria di espressione.
La vita in mezzo agli altri impone il rispetto di certe convenzioni che viene verificato, giudicato e, se violato, sanzionato. Il protagonismo ed un certo narcisismo sono caratteristiche insite nell’animo umano. L’immagine di sé, e che si trasmette a chi ci sta vicino, è, adesso più che mai, idolatrata e, per costruirla, l’uomo ha bisogno di figure di riferimento: i bambini imitano i propri genitori, gli adolescenti imitano i propri amici e gli adulti imitano il modello irreale e ideale di persona che hanno deciso di essere e di mostrare agli altri.
Il teatro è l’uomo che imita l’uomo, con le sue debolezze, i suoi sogni e le sue fantasie. Il teatro è vita. Il teatro è la massima espressione della società. Le rappresentazioni teatrali, come già nella ????? (pólis) della Grecia classica, interpretano le idee, le vittorie, i problemi, le frustrazioni e la vita politica della comunità che le partorisce. Lo spettacolo teatrale non è dunque semplicemente un’occasione di divertimento e di evasione, ma anche un momento d’incontro, di apprendimento e di approfondimento per tutti coloro che vi partecipano.
Detto questo, in una società frenetica, in cui la superficialità è imperante e la cultura viene concepita come una distrazione dall’obiettivo primario della ricerca spasmodica di maggiore visibilità personale e, parallelamente, di un sempre maggior benessere economico, è ovvio che le risorse per questa attività siano ben poche.
Nonostante sul territorio nazionale siano prevalentemente piccole associazioni quelle che si preoccupano della diffusione della cultura teatrale, organizzando spettacoli e corsi, nonostante la stessa Costituzione imponga allo Stato un sostegno per queste piccole realtà, questi è latitante. Le associazioni culturali e le compagnie teatrali sopravvivono principalmente, e male, grazie ai proventi di gestione e ad enormi sforzi di promozione delle proprie attività, in carenza di spazi adeguati e di mezzi per emergere ed esprimere il proprio talento.
L’intento di questa rubrica è di dare spazio a discussioni, anche accese, sul ruolo culturale del teatro, sul suo messaggio politico, sul lavoro dell’attore, sui suoi rapporti con le altre forme espressive dell’uomo. Tutto questo con lo sguardo dei giovani, indagando su come questi vivono il teatro e sui problemi delle compagnie emergenti. Non verrà d’altro canto trascurata la segnalazione di tutte quelle iniziative teatrali di cui verremo a conoscenza, in particolar modo di quelle che hanno difficoltà a trovare spazio nei media tradizionali.