Ed ecco ripartita la stagione artistica 2009/2010 in tutto il suo splendore! Le gallerie milanesi si sono organizzate, come dal terzo anno, con l’Associazione START: 41 tra le migliori gallerie di arte contemporanea hanno inaugurato in simultanea il 18 settembre presentando i loro migliori artisti e novità. Sono poi rimaste aperte per tutto il fine settimana favorendo la circolazione dei visitatori e collezionisti con un utilissimo servizio navetta e tanti brunch e merende.
Per fare un esempio delle gallerie a Brera: Zonca & Zonca ha presentato un giovane artista coreano Sea Hyun Lee “Between Red” con i suoi paesaggi rurali fluttuanti e tutti sul tono del rosso. Si vedono i boschi, le piccole pagode ed i villaggi. L’artista ha vissuto nella Zona Demilitarizzata tra Nord e Sud Corea quando ha fatto il militare. Le visioni notturne con gli occhiali ad infrarossi l’hanno profondamente influenzato ed è stato segnato dalla violenza della divisione del paese in due, una zona demilitarizzata che in realtà presenta una presenza di militari molto alta a controllare che non venga superata né che ci siano attacchi. La realtà del paesaggio è permeata dal colore rosso che la rende tutto surreale ed intriso di orrore e paura per il conflitto coreano.
Antonio Battaglia, sempre in via Ciovasso (anche se esterno a Start), ha presentato una collettiva “Fairy Tales – Giovani artisti nel paese delle meraviglie”: Tommaso Chiappa, Sophie Chkheidze, Nebojsa Despotovic, Agnese Guido, Natasza Niedziolka, Melissa Provezza, Guiditta R. e Giacomo Toselli. Ad accomunarli è soprattutto una ricerca stilistica verso le nuove direzioni internazionali della pittura. Molto interessante i lavori di Tommaso Chiappa nella ricostruzione delle sue città, gli elementi rappresentati sono ridotti ai minimi termini per far emergere dall’opera solo quello che viene ritenuto necessario.
Francesca Kaufmann presenta Latifa Echakhch, nella sua prima personale in Italia, artista che usa tecniche diverse per esprimersi: installazioni, scultura, video, etc. L’artista marocchina decontestualizza oggetti carichi di significato culturale e politico per riposizionarli all’interno di un linguaggio minimalista. In galleria porta diverse opere tra cui una serie di quadri con motivi ornamentali dell’architettura sacra islamica, forme geometriche come la stella riportata anche a pezzetti sul pavimento.
Paolo Curti & Annamaria Gambuzzi in una collettiva curata da Kineko Ivic presentano: Huma Bhabha (1962, Karachi, Pakistan), Joe Bradley (1975, Maine),? Jason Fox (1964, Yonkers, NY),? Baker Overstreet (1981, Augusta, Georgia), ?Aurel Schmidt (1982, Kamloops, BC, Canada), tutti artisti che lavorano nel vorticoso mondo artistico di New York. Bhabha realizza sofferenti forme antropomorfe con l’assemblaggio di materiali di recupero come argilla, legno, ferro, polistirolo e ghisa, mentre Bradley si affida ad uno stile molto più minimalista. Molto essenziale e legato allo studio del colore e della forma. Fox è focalizzato su un’analisi della cultura popolare ispirandosi alla storia dell’arte, ai cartoon ed ai film. Overstreet si rifà un po’ alla tribalità di Bhabha le sue opere presentano di una forte componente simmetrica che si alterna alle tonalità vivaci dei colori che danno vita a figure geometriche astratte. Schmidt dà una rilettura dell’opera di Arcimboldo utilizzando però materiali trovati più recenti come capelli, serpenti o mozziconi di sigaretta per formare i suoi ritratti.
Anche a Brescia le gallerie si sono organizzate per inaugurare insieme durante la quinta “Giornata nazionale del contemporaneo” il 3 ottobre e per questo motivo è stata organizzata la Notte Bianca: quattro percorsi a tema da seguire attraverso le gallerie bresciane – la Luce, il tempo, la Parola e la Vita moderna.
A Palazzo Gallery, che ha sede in Palazzo Todeschini, Chiara Bersi Serlini con Francesca Migliorati e Chiara Rusconi, organizza “Cabinet’s 120 Day Volume”. Collettiva con numerosi giovani artisti internazionali di spicco per la prima volta in Italia come Lara Schnitger, di origine olandese, che utilizza materiali ordinari, come collant di nylon, cravatte, indumenti e gomma, indefinitivamente mutati e trasformati, per creare grandi installazioni che fendono il pavimento e il soffitto come creature aliene trasportate dall’aria.
Massimo Minini inaugura la stagione espositiva con un intervento, sul muro esterno della galleria, di Gabriele Picco, giovane artista e scrittore per poi successivamente tornare negli spazi interni ora in restauro.
La PaciArte non solo presenta i nuovi spazi in via Trieste, ma anche una coppia di artisti francesi che fondono scenografia e fotografia in opere che evocano la solitudine e l’immobilità del tempo: Clark & Pougnaud “C’est la vie”. Nelle loro creazioni un momento di vita privata viene cristallizzato dallo scatto, congelando il soggetto. Come durante la visione di un film, in cui qualcuno improvvisamente blocca la pellicola.
Anche Firenze ha avuto un lampo di genio verso i suoi cittadini e turisti. È stato organizzato un bellissimo venerdì in centro, via Tornabuoni è stata resa pedonale fino alla mezzanotte e riempita di magnifiche Ferrari di tutte le epoche, molti i negozi aperti che hanno anche offerto dei divertenti aperitivi a base di Chianti classico, salatini e affettati. Al passo con l’evento la Fondazione Strozzi ha inaugurato con il Centro Cultura Contemporanea Strozzina la mostra “Realtà Manipolate – come le immagini definiscono il mondo”. Interessante mostra di fotografia tutta dedicata alla sottile linea che delinea realtà dalla manipolazione. Quello che vediamo nelle fotografie è realmente l’oggetto dello scatto oppure è il risultato di una sapiente alterazione? Presenti numerosi artisti internazionali come Olivo Barbieri con i suoi paesaggi ripresi dall’alto visti attraverso una lente speciale che quasi sembrano dei modellini, Gregory Crewdson e la sua distaccata provincia americana, Thomas Demand con i suoi modellini dello Studio Ovale alla Casa Bianca, Andreas Gursky, Cindy Sherman con le sue metamorfosi e travestimenti.
Giovedì 29 ottobre aprirà il nuovo Centro per l’Arte Contemporanea di Firenze – EX3 – con la personale di due artisti rappresentativi di contesti e linguaggi diversi della scena internazionale: Julian Rosefeldt e Ian Tweedy, a cura di Lorenzo Giusti e Arabella Natalini sotto l’occhio esperto di Sergio Tossi. In attesa dell’opening ufficiale, venerdì 2 ottobre, EX3 apre per una sera speciale, una festa aperta a tutti, anticipando la “Giornata nazionale del contemporaneo” presentando gli appuntamenti di sabato 3 ottobre a Firenze. Il nome nasce dalla contrazione della parola “exhibition” e dalla sua ubicazione nel …