Mimmo Rotella “Al tavolo da disegno” – opere su carta 1947-1950  Facebook 

maggio 13th, 2008  |  Pubblicato in Segnalazioni di Alessandra Denza

Nella galleria milanese Zonca & Zonca una mostra sul periodo giovanile dell’artista Mimmo Rotella (1918-2006). L’esposizione, a cura di Alberto Fiz, è realizzata in collaborazione con la Fondazione Mimmo Rotella e ideata da Piero Mascitti con un catalogo “Opere su carta” Electa Mondadori.

L’esposione verte su una sessantina di opere ma, sorpresa sorpresa, per quanto vi concentriate non troverete neanche un décollage. E perché? Per la prima volta a Milano ed in Italia sono in mostra solamente carte e disegni a carboncino o gouache. Cioè opere che provengono dalla formazione di Rotella, fatte tra il 1946 e il 1950 quando l’artista si trovava a Roma come impiegato alle poste. Tra le opere in mostra si possono riconoscere i suoi “tavoli da disegno” tutto ciò che era sul suo tecnigrafo (prestate attenzione… vedrete di tutto: lampade, compassi, fogli e tanto altro) come anche opere figurative come un Arlecchino e disegni astratti.

“Alla mia arte sono arrivato attraverso tutte le esperienze. Giunto a Roma dipinsi diversi quadri in stile figurativo espressionista, surrealista, ed anche cubista; non ne fui mai contento. Poi pensai all’astrattismo geometrico” M. Rotella

E’ un momento magico in cui Rotella non è ancora il noto Rotella ed emergono fortissime le sue riflessioni sull’arte che è venuta prima di lui. Come non riconoscere un omaggio a Kandinsky e a Mondrian, oltre che a Picasso e Campigli?! Rotella è uno straordinario inventore di forme, un giocoliere talvolta ironico, che non si lascia imbrigliare da rigidi schemi in una serie di continui attraversamenti in cui sono coinvolti aspetti quotidiani, intimi, autobiografici, ma anche meccanici o tecnologici. Lui sente l’urgenza del cambiamento ed evita l’aspetto unitario e anche scansando i moduli. I suoi disegni si rifanno così alle opere degli anni precedenti, sperimentazioni dell’astratto e del geometrico che hanno investito anche le avanguardie storiche. E poi…? lo strappo, nel vero senso della parola! Dal disegno a quello strappo che va oltre le due dimensioni e porta alla luce nuovi mondi. Il décollage viene “scoperto” da Rotella nel 1953 dopo il suo ritorno dagli studi a Kansas City in USA quando passeggiando per le vie di Roma pensò di strappare gli strati dei manifesti per rivelarne le immagini nascoste sotto.

Si tratta, dunque, di un periodo particolarmente intenso della sua produzione rimasto spesso in ombra che oggi trova la sua giusta valorizzazione con questa mostra che rappresenta anche un contributo scientifico per comprendere una figura fondamentale per l’arte italiana e internazionale.

Per tutti coloro che amano l’arte e vogliono capirne le origini, questa mostra è un valido elemento didascalico, una porta aperta verso i meandri dell’arte contemporanea. Fino al 15 giugno in galleria ci saranno carte e disegni dell’artista nativo di Catanzaro che ci ha abbandonato solo 2 anni fa ma che rimarrà sempre nel cuore degli italiani e del mondo dell’arte. Una chicca per chi non la sapesse: per la sua morte a Roma e Milano non sono stati affissi manifesti, perché non si fermasse a strapparli sulla via del cielo.

Mimmo Rotella “Al tavolo da disegno”

opere su carta 1947-1950

Galleria Zonca & Zonca Arte Contemporanea

Via Ciovasso 4 – 20121 Milano

www.zoncaezonca.com

Dall’8 maggio al 15 giugno 2008

h10.00 – 13.00; h15.30 – 19.30. Sabato e Domenica su appuntamento.



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